Foto: TV Slovenija
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Davano botte ai migranti che non volevano camminare e sonniferi ai bambini, per evitare i loro pianti che destano attenzione. È quanto emerge da un'inchiesta, svolta dalla DDA e della polizia di Trieste, che ha portato allo smantellamento di un'organizzazione di trafficanti di esseri umani.
Durante l'indagine le forze dell'ordine hanno scoperto che i passeur partivano di pomeriggio da Trieste per recarsi a Pomiano, da dove le auto, che li avevano accompagnati, rientravano in Italia. Secondo quanto riferito durante un incontro in Procura a Trieste, a cui ha preso parte anche la polizia slovena, i migranti, che venivano recuperati al confine tra Slovenia e Croazia, venivano poi fatti convergere in quel punto da un referente che si occupava della parte precedente del loro viaggio attraverso la rotta balcanica.
Camminando per i boschi, a volte ai migranti venivano date ingenti quantità di bevande energetiche per ingannare il senso di stanchezza. Giunti a Pomiano con i trafficanti di esseri umani, salivano poi a bordo di alcune auto per raggiungere la periferia di Trieste. I passeur invece salivano su altri mezzi e guadagnavano dai 200 ai 250 euro per ogni migrante per portare a termine questa tratta di viaggio.
L'inchiesta è iniziata circa un anno e mezzo fa, nel frattempo sono stati documentati 32 episodi e ciascuno ha visto il coinvolgimento di decine di migranti.
In questi giorni, intanto, la polizia ha svolto una vasta operazione ed ha eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, residenti per la maggior parte a Trieste, ma di origine albanese e kosovara. A prendere parte all'operazione, oltre alla squadra mobile di Trieste e alla locale Sisco, anche squadre mobili e reparti di prevenzione del crimine di diverse altre città italiane, nonché le polizie francese, slovena, kosovara e albanese.
Finora sono circa una trentina le persone indagate, alcune di loro sono state arrestate in Slovenia. Una trentina i capi di imputazione a loro carico, tra cui l'associazione a delinquere.