Una manifestazione di fronte allo stabilimento di Bagnoli della Rosandra
Una manifestazione di fronte allo stabilimento di Bagnoli della Rosandra

“Passi in avanti su un'ipotesi di intesa a tutela del reddito dei lavoratori”: l’annuncio da parte dei sindacati è giunto a pochi giorni dalla fine dell’anno, e rappresenta una ventata di ottimismo per la vertenza Wärtsilä, il mega impianto industriale di Bagnoli della Rosandra che la multinazionale finlandese ha annunciato di voler abbandonare, mettendo a rischio il posto di lavoro di quasi 300 persone.
La scorsa settimana in un incontro a Roma fra la proprietà, il Governo e i sindacati, Ansaldo Energia aveva ribadito l’interesse per la parte produttiva dello stabilimento, ma non erano giunti i segnali sperati sul fronte dell’occupazione.
Ansaldo non aveva dato garanzie sui dipendenti riassorbiti, e Wärtsilä non era disposta a prolungare i contratti di solidarietà oltre i tre mesi.
Una situazione che però pare essersi riaperta, perlomeno su quest’ultimo aspetto: Fim, Fiom e Uilm, al termine di un incontro interlocutorio con l'azienda, hanno fatto sapere di aver “proseguito il confronto in sede aziendale sulle condizioni per la proroga a 6 mesi del contratto di solidarietà” in scadenza il 31 dicembre, e che ci sono stati “dei passi in avanti”.
“Nei prossimi giorni – prosegue una nota sindacale - proseguirà il confronto in ambito istituzionale per definire il tutto”. La proroga degli ammortizzatori sociali consentirebbe di lavorare alla stesura di un accordo sulla reindustrializzazione dello stabilimento Wärtsilä mettendo, perlomeno per ora, in sicurezza gli stipendi dei lavoratori.

Alessandro Martegani