Foto: MMC RTV SLO/Martegani
Foto: MMC RTV SLO/Martegani

Anche se è ancora troppo presto per avere il quadro completo della vicenda, sembra confermato che ci sia una ragazza contesa il movente dell'omicidio del diciassettenne trovato morto in un condominio di via Rittmayer, a Trieste. Il minorenne è stato strangolato con un laccio al collo, come confermato da un comunicato della Procura della Repubblica.

Il presunto omicida, un ragazzo di appena vent'anni, avrebbe confessato durante l'interrogatorio condotto nella caserma dei carabinieri. Tra l'altro il vent'enne, durante le prime fasi dell'interrogatorio è andato in escandescenza, accusando anche un malore, ed è quindi stato trasportato al Pronto Soccorso di Cattinara e successivamente condotto presso il carcere del Coroneo. Anche la famiglia della ragazza contesa, sotto shock per l'accaduto, è ricorsa al nosocomio cittadino. Proseguono comunque le indagini.

Nel sottoscala del palazzo di via Rittmayer, accessibile o dall'entrata principale o dal parcheggio sotterraneo, è stata rinvenuta una macchia di sangue, vicino ad un vano magazzino utilizzato dalla ditta di pulizie. Le forze dell'ordine hanno posto sotto sequestro i bidoni dell'umido ed i cassonetti delle immondizie. Potrebbero rivelare degli indizi su alcuni elementi ancora poco chiari. Sembrerebbe che il diciassettenne sia stato vittima di un'imboscata, tesa dal rivale e da un complice.

La terribile vicenda ha scossa tutto il capoluogo giuliano e molte manifestazioni di affetto e solidarietà sono state espresse dai triestini alla famiglia della vittima. C'è stata anche la proposta di attivare una raccolta di fondi. Anche il Comune di Trieste ha offerto aiuto alla famiglia. Il padre del giovane aveva lanciato un appello, perché trovandosi in un momento di grave difficoltà economica non ha nemmeno la possibilità di provvedere al funerale.

Un'impresa locale di pompe funebri, tramite il proprio titolare, ha contattato il Comune per chiedere di potersi occupare direttamente del funerale, sgravando così la famiglia dalle relative spese.

Davide Fifaco