Avrebbe dovuto essere una “marcia su Roma”, così l’avevano definita gli organizzatori, con una grande manifestazione al Circo Massimo, ma i partecipanti sono stati poco più di 200.
La manifestazione annunciata dal movimento no vax al Circo Massimo, a meno di 24 ore dall’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per gli over 50, è andata praticamente deserta, c’erano solo le forze dell’ordine, e un gruppo di manifestanti si è ritrovato sotto all’Altare della Patria, in piazza Venezia. Fra loro anche l’ex generale dei Carabinieri e attuale leader dei gilet arancioni, Antonio Pappalardo, alcuni esponenti di Forza Nuova, qualche esponente nazionale del movimento no vax, ma non abbastanza: poco più di 200 persone, che in tarda mattinata sono state fatte spostare a lato della piazza per non intralciare il traffico.
Lo scopo nemmanco troppo celato era quello di replicare le manifestazioni del Canada e della Francia, ma l’effetto è stato di gran lunga inferiore, e anche l’intenzione di occupare a oltranza la piazza è stata ben presto vanificata dalla polizia che, suscitando qualche protesta ma senza scontri, ha liberato le strade. Alcuni manifestanti avevano piantato tende per restare in piazza Venezia, ma sono stati fatti sgomberare. Quasi tutti i partecipanti sono stati identificati e gli organizzatori potrebbero essere denunciati: fra questi lo stesso generale Pappalardo, e il segretario del Fronte di Liberazione Nazionale Nicola Franzoni che in alcuni video aveva incitato a forzare i controlli della polizia con i camion.
Pochi giorni fa la prefettura aveva anche vietato quello che era stato definito un “campo Hobbit” alla periferia di Roma, che avrebbe dovuto raccogliere i manifestanti e addestrarli, non si sa bene a fare cosa. Il nome “campo Hobbit”, utilizzato da Nicola Franzoni, accanto all’espressione “Marcia su Roma” utilizzata dagli organizzatori, è direttamente legato alle tradizioni dell’estrema destra italiana.

Anche in Friuli Venezia Giulia intanto le proteste contro il Green pass, sia pur in termini molto ridotti rispetto a ottobre, continuano: dopo la manifestazione non autorizzata di sabato pomeriggio a Trieste la prefettura ha fatto sapere che per gli organizzatori e i partecipanti sono possibili sanzioni da mille a quattromila euro, per aver impedito la circolazione nel centro di Trieste e per manifestazione non autorizzata.
A Gorizia invece sono sorte polemiche per la festa in piazza della Vittoria organizzata da un consigliere comunale ed ex esponente della Lega: quattrocento partecipanti, secondo gli organizzatori, e fra questi molti non vaccinati, anche se gli stessi organizzatori hanno assicurato che erano state rispettate le distanze, manifestando l’intenzione di ripetere l’iniziativa ogni settimana.

Alessandro Martegani