Foto: Martegani
Foto: Martegani

Un parco lineare lungo un chilometro, che consentirà di vivere il Porto vecchio e rappresenterà anche un collegamento ciclopedonale attrezzato dal il centro di Trieste fino al Bovedo
Sarà lo Studio Atelier dell’architetto Alfonso Femia a realizzare il progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica del “Parco Lineare Verde di Archeologia Industriale dal terrapieno di Barcola al centro storico”, uno dei due grandi progetti dell’area del Porto Vecchio previsto all’interno del PNRR. Il costo complessivo dell’opera è di 21 milioni di euro, altri 19 saranno impiegati per il viale monumentale.
Entro il mese di maggio lo studio dovrebbe presentare il progetto che rivoluzionerà il lungo viale tra i magazzini storici della seconda e terza fila, e che attraversa il Porto Vecchio, quello su cui dovrebbe passare la linea dell’Ovovia. Uno spazio molto ampio, pedonale e ciclabile, lungo più di un chilometro, che sarà riqualificato e attrezzato con soluzioni ecocompatibili, realizzando uno spazio pubblico accessibile a tutti, per vivere esperienze che coinvolgono la natura, l'arte, lo sport, l'educazione e la socializzazione, connettendo l’area alla città e al mare.

Foto: Martegani
Foto: Martegani

“Sarà una passeggiata straordinaria - ha detto il sindaco Roberto Dipiazza indicando l’area su una grande foto satellitare -, lungo un viale con tanto verde e alberi vicino al centro città e che poi si collegherà a Barcola, usufruibile dai cittadini e dai turisti per tante attività, eventi e sport”.
A realizzare il progetto sarà lo studio dell’architetto Alfonso Femia, che si aggiunge a professionisti come Massimiliano Fuksas, e Andreas Kipar, che hanno deciso di lavorare per la riqualificazione del Porto Vecchio. “Il parco lineare – ha spiegato - ospiterà aree verdi diversificate a seconda della specifica vocazione della zona e della destinazione d'uso degli edifici presenti. L’intervento terrà conto del contesto ambientale e dovrà prevedere la trasformazione degli spazi migliorando i collegamenti all'interno, quelli trasversali e longitudinali alla città”.

Alfonso Femia (Foto: Comune di Trieste)
Alfonso Femia (Foto: Comune di Trieste)

“Lavorare in quest’area - ha spiegato a margine della presentazione. – significa creare sia un parco lineare, sia una grande piazza lineare, in un’area che si presta, per le dimensioni che ha, a essere luogo di eventi effimeri e statici durante l’anno, e sarà, cosa molto importante, intergenerazionale. Vuol dire poter avere uno spazio attrezzato per lo sport, immaginare un vero parco lineare contemporaneo: questi progetti di solito su fanno in parchi un po’ più grandi, ma questo avrebbe il grande valore di essere realizzato dentro la città, in un sito storico straordinario e di richiamo non solo urbano, non solo regionale, ma a livello internazionale: l’obiettivo dell’operazione Porto Vecchio, per le caratteristiche che ha, ha un respiro assolutamente europeo e internazionale”.
Una delle difficoltà saranno i tempi di realizzazione, che sono dettati in maniera perentoria dal PNRR: “I tempi sono una sfida altissima, - ha detto Femia - ma sono questi e dobbiamo rispettarli”. “Abbiamo esperienza e struttura per rispondere, e anche la struttura del Comune è molto organizzata e ha le idee molto chiare. Partiamo da un masterplan che dà delle indicazioni su cui cercheremo di andare e portare anche altro valore aggiunto. Il PNRR prevede di sviluppare il progetto in due mesi affinché possa andare in gara entro l'estate, cosa che crea senza dubbio delle problematiche ma è doveroso, nonostante i vincoli di tempo, cercare sempre di portare il miglior progetto possibile. Siamo molto fiduciosi anche grazie al dialogo continuo con l'amministrazione che avremo nei prossimi due mesi: lavorare uno a fianco all'altro è fondamentale, altrimenti difficilmente si possono rispettare i tempi, ed ottenere la qualità obbligatoria e necessaria per un progetto di questo tipo”.

Alessandro Martegani