Foto: MMC RTV SLO/Questura di Pordenone
Foto: MMC RTV SLO/Questura di Pordenone

Non si sarebbe ancora sbloccata la situazione a Cordovado dove da ieri mattina un ingegnere di 55 anni, ex ufficiale di complemento dei Carabinieri, è barricato nella propria abitazione nel centro del paese, con a disposizione diverse armi per uso sportivo, senza dare nessuna risposta ai Carabinieri che cercano di dialogare per convincerlo ad uscire di casa.

Non è ancora del tutto chiaro cosa abbia scaturito questa situazione; secondo fonti delle forze dell'ordine l'uomo aveva il porto d'armi non rinnovato da anni ed era autorizzato alla semplice detenzione. Per continuare ad avere il permesso avrebbe dovuto presentare un certificato medico, in assenza di questa documentazione è scattata la procedura per il provvedimento di revoca e di ritiro delle armi.

Questo avrebbe spinto l'uomo a pubblicare dei video sui propri profili social nei quali minacciava le autorità e minacciava gesti autolesionisti.

I video sono lunghi monologhi, in alcuni passaggi farneticanti: per decine e decine di volte, l’uomo ripete di essere vittima di induzione al suicidio, afferma di non aver manifestato intenti violenti e di non volere usare le armi. Appare a volte con il viso illuminato, anche solo parzialmente, altre volte il video è nero e parla al buio.

All’abitazione, per decisione delle forze dell’ordine, è stata intanto staccata sia la corrente elettrica, sia il gas. L’edificio dove si trova l’uomo, conosciuto per condurre una vita molto appartata e poco noto in paese, è stato evacuato e le famiglie che vi vivevano hanno trascorso la notte ospitati da parenti, amici o parenti.

I Carabinieri di Pordenone, ieri sera, in una nota hanno smentito che, prima di chiudersi in casa, l’uomo abbia minacciato delle persone per strada.

Davide Fifaco