Arrivano proprio dal Friuli Venezia Giulia i casi più discussi negli ulimì giorni sui cosiddetti “haters”, persone che sfruttano i social per insultare e diffondere messaggi d’odio e rancore, e che negli ultimi mesi trovano terreno favorevole nelle polemiche contro i vaccini e le misure di contenimento della pandemia.
Questa volta nel mirino è finita l’assessore alla cultura e sport della regione Tiziana Gibelli. La decisione di annunciare su Twitter la sua prossima vaccinazione con AstraZeneca, e soprattutto la considerazione che in seguito avrebbe potuto riprendere a fare una vita normale grazie al fatto di esser stata immunizzata, al contrario, ha aggiunto, di chi non farà la vaccinazione, ha scatenato una moltitudine di reazioni e commenti sul social: alcuni solo critici, altri più pesanti che accusavano l’assessore di essere una persona autoritaria non esitando a fare paragoni con dittatori della storia, altri sfociavano direttamente negli insulti fino ad augurare, nemmeno troppo velatamente un esito tragico della vaccinazione, o ad arrivare a vere e proprie minacce.
Una reazione probabilmente inattesa, ma che non ha scoraggiato Tiziana Gibelli, che ha bloccato alcuni account, ha lanciato l’hashtag #nonmifannopaura, e ha incassato il sostegno di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, oltre che fra gli altri, del presidente della giunta Massimiliano Fedriga e di quello del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin.

Nelle stesse ore un altro caso, più grottesco che altro, ha invece coinvolto l’assessore alla salute Riccardo Riccardi, che è stato accusato da un utente di Twitter, fra l’altro di professione medico, di essersi fatto vaccinare nonostante non ne avesse ancora diritto in base all’età. La foto che avrebbe provato il fatto, pubblicata dall’incauto internauta, non ritraeva però Riccardi, ma un medico che non somiglia nemmeno troppo all’assessore, che ha annunciato querela, non senza aver ironizzato sul caso. “Il dottore ritratto in foto mentre si sta vaccinando la saluta, - ha risposto Riccardi - io invece l'aspetto in tribunale, con tanto di certificato della mia anagrafe vaccinale”.

Evidentemente però la regione è una buona fucina per i leoni da tastiera perché a Trieste vive anche una delle due persone rintracciate e denunciate per aver minacciato uno dei medici più in vista in questo momento in Italia, l’infettivologo Matteo Bassetti direttore della Clinica Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova. Si tratta di un uomo di 50 anni, residente del capoluogo giuliano, che avrebbe inviato messaggi al medico dopo un suo post sulle vaccinazioni, con riferimenti al fatto che Bassetti “non ha una scorta” e con minacce esplicite come “ti veniamo a cercare”, o “devi morire tu con i vaccini”.
Accanto al 50enne triestino, la polizia ha rintracciato anche un altro uomo residente a Caserta autore dei posti di minaccia. Oltre ai messaggi, l’infettivologo aveva anche ricevuto telefonate e una lettera con minacce di morte. “La legge sta facendo il suo corso in maniera rapida – ha commentato Bassetti - e sono certo molti altri saranno denunciati nell’attesa del processo”.

Alessandro Martegani