Foto: Facebook/Associazione dei viticoltori dell'Istria slovena
Foto: Facebook/Associazione dei viticoltori dell'Istria slovena

L’evento organizzato dall’Associazione dei viticoltori dell’Istria slovena attira ogni anno più di duemila visitatori provenienti non solo dalla Slovenia, anche dall’estero. Quest’anno è stata dedicata una mattinata ai produttori, per discutere delle sfide e problematiche che affrontano, e confrontarsi circa la visione dello sviluppo del settore vitivinicolo. Disagi causati dalle alluvioni e costi elevati degli affitti delle terre sono solo alcune delle questioni di cui si è discusso, e delle quali la ministra dell’Agricoltura Mateja Čalušić ha preso nota, per poter aprire un dialogo efficiente e costruttivo con le aziende.
“Il punto di vista dei produttori lo conosciamo, abbiamo saputo tutto sulle problematiche da parte del governo. Ciò che hanno detto è la realtà. Ogni giorno lavoriamo su queste sfide, e qualcosa verrà corretto perché cambieremo delle leggi. Ci sono anche gli aspetti legati alla politica europea, pure lì ci sono tanti problemi, lo sappiamo bene, e il governo ha reagito. Ci stiamo organizzando sempre di più per dar la possibilità alle aziende di parlare direttamente al governo, in modo che arrivino sulla nostra porta a presentare le loro sfide. Negli ultimi 10-15 anni non c’era questa possibilità di dialogo, ce lo hanno fatto notare e lo abbiamo capito perché abbiamo visto quante difficoltà ci sono.”

La presidente dell’Associazione dei viticoltori dell’Istria slovena, Ingrid Mahnič, si è detta soddisfatta della tavola rotonda e dei riscontri ricevuti dalla ministra Čalušić, ma ha ribadito il numero elevato di problematiche che sono tutt’ora presenti. “Il problema generale è che siamo nell’Unione Europea però le leggi non sono uguali per tutti. Non possiamo competere con i produttori in Italia perché loro ricevono contributi maggiori rispetto a noi. Poi nella nostra zona abbiamo un problema specifico nel terreno, per fare i vigneti è necessario creare tante terrazze, abbiamo problemi con gli animali selvatici, le piogge ma anche la siccità.”

Il Festival Malvasia è giunto a termine dopo degustazioni, laboratori gastronomici e con sommelier, con una piccola novità, come ci ha spiegato Ingrid Mahnič. “In queste due giornate abbiamo avuto più di 80 espositori, con più di 200 tipo di malvasia diverse. Proprio per questa edizione del Festival abbiamo preparato una pubblicazione, scritta da Andreja Škvarč, intitolata “Le uve locali dell’Istria slovena” nella quale ci sono tutte le vecchie uve del territorio, tra cui anche la nostra malvasia e refosco.”

B.Ž.