“Che il 2024 possa avvicinarsi a questo 2023 che ci stiamo lasciando alle spalle”, questo l’auspicio del governatore istriano, Boris Miletić, al consueto ricevimento festivo che ha fatto accorrere nella galleria polese dei Sacri cuori i rappresentanti della vita politica, culturale e sociale della penisola istriana. Un’occasione per fare il bilancio su quanto realizzato negli ultimi 12 mesi e ricordare le aspettative per il futuro. Per Miletić il 2023 è stato un anno positivo con grande soddisfazione per il settore pubblico e per quello privato. “Le entrate della Regione sono state ridistribuite principalmente al settori dell’istruzione, sanità e assistenza sociale”, ha detto il presidente dell’Amministrazione regionale ricordando il Centro di formazione permanente per l’alberghiera, il turismo e la ristorazione, le nuove case di riposo per anziani di Pisino, Albona e Pinguente, la ristrutturazione del reparto di pediatria dell’Ospedale ortopedico di Rovigno e quindi gli stanziamenti a favore delle infrastrutture portuali e degli impianti di irrigazioni necessari all’agricoltura. “Ci siamo lasciati alle spalle l’incertezza causata dalla chiusura di fabbriche e impianti, dalla disoccupazione che ci attanagliava solo 20 anni fa, oggi occupiamo più di 23 mila lavoratori stranieri”, ha affermato lo zuppano mentre la vicepresidente, Jessica Acquavita, ricordando che il 2023 è stato l’anno dei festeggiamenti per il trentennale della Regione istriana, ha detto che con la “modestia istriana” c’è sempre spazio per crescere e migliorarsi. Assieme all’altro vice, Tulio Demetlika, e alla presidente del Consiglio regionale, Sandra Ćakić Kuhar, l’auspicio che si prosegua sulla strada dell’eccellenza, di sviluppo economico e turistico sostenibile volto a garantire e migliorare la qualità della vita tenendo in considerazione sempre le peculiarità fondanti della penisola: rispetto dei diritti umani, della multiculturalità e plurietnicità che in Regione vengono integrati in una sola parola che è convivenza.