Foto: Reuters
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La Radio dell'Esercito israeliano ha descritto l'incursione di terra avvenuta nella notte nella Striscia di Gaza come più grande di quelle effettuate in precedenza.
Le forze armate di Israele hanno precisato che l'operazione ha coinvolto soldati a terra, ma anche carri armati, con l'obiettivo di colpire "diverse cellule terroristiche, infrastrutture e siti di lancio di missili". Le truppe sono ora tornate in Israele. In un post sul social X l'esercito ha affermato che l'operazione è stata effettuata "in preparazione alle prossime fasi del combattimento". Secondo un portavoce delle forze armate, citano da CNews, si è trattato di "un'operazione lampo", durata solo "qualche ora. Decine di terroristi sono stati eliminati", ha aggiunto.
Nel sud della Striscia, intanto, almeno 18 persone hanno perso la vita e altre 40 sono rimaste ferite in un raid aereo israeliano, mirato contro la famiglia di Yunis Al Astal, membro di Hamas, a Khan Yunis. Lo rivelano fonti locali, citate dall'agenzia di stampa italiana, Ansa. L'attacco è avvenuto nella notte. I media di Gaza hanno anche riferito di massicci attacchi nella città di Gaza e nel nord della Striscia.
Fonti israeliane e straniere hanno al contempo fatto sapere che "in pochi giorni" potrebbe avvenire il rilascio di un significativo numero di ostaggi in mano di Hamas a Gaza. Secondo una delle fonti, le due parti sperano di definire l'accordo "in due giorni, forse anche meno, in base all'andamento dei negoziati". Israele vuole chiudere il dossier al più presto nel timore che rimanere coinvolti in una guerra all'interno della Striscia ostacolerebbe la possibilità di rilascio degli ostaggi in una fase successiva, aggiunge un'altra fonte, al corrente delle discussioni. Il portavoce militare israeliano ha intanto riferito che il numero degli ostaggi in mano a Hamas è salito a 224, ribadendo che "la loro liberazione resta la massima priorità".