Foto: Reuters
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Dopo il tentato attacco con droni al Cremlino, considerato un atto terroristico nei confronti del presidente Putin, la Russia per tutta la notte ha lanciato bombe su Kiev e altre città ucraine. L’ambasciatore russo negli Stati Uniti ha dichiarato che Mosca “risponderà a questo atto di terrorismo sconsiderato e arrogante quando lo riterrà necessario”, ma una prima risposta sembra sia già arrivata. Diversi sono gli attacchi che si sono verificati nel corso della notte contro le città dell’Ucraina, definiti i più intensi del 2023. L’esercito russo ha preso di mira le regioni settentrionali, centrali e meridionali del Paese, lanciando 68 attacchi aerei, 67 attacchi con lanciarazzi multipli e due missili; ci sono civili feriti, edifici residenziali e infrastrutture distrutte.

Le ore passano e sale il bilancio delle vittime dei bombardamenti. Per adesso i civili rimasti uccisi nella regione di Kherson sono 23, e i feriti 46, di cui due bambini. “La città di Kherson è stata bombardata 16 volte” ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale, spiegando che la zona “è stata colpita con particolare brutalità, ottantadue proiettili hanno colpito il territorio e i locali della zona ferroviaria, una stazione di servizio, due stabilimenti commerciali, una fabbrica e un’azienda automobilistica.” Nell’ultima giornata, ha continuato, “il nemico ha sparato 539 proiettili di artiglieria pesante, da carri armati, droni e aerei”.

Intanto il presidente Zelensky si trova in visita in Olanda, e questa mattina si è recato all’Aja, la città costiera dove si trova la Corte penale internazionale, edificio sul quale è stata fissata una bandiera ucraina. “Oggi avremmo voluto vedere un altro Vladimir, quello che merita di essere condannato per i suoi crimini nella capitale del diritto internazionale. Sono sicuro che questo succederà, quando vinceremo” ha dichiarato Zelensky durante la conferenza stampa all’Aja. Lo scopo della visita del leader ucraino, oltre all’incontro del primo Ministro olandese e il ministro della Difesa, mira a chiedere nuovamente ai Paesi Bassi armi e soprattutto il loro sostegno politico per l’adesione dell’Ucraina all’Unione europea e alla Nato.

B.Ž.