Foto: Reuters
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Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato che l'operazione nei confronti di Hamas a Gaza continuerà "fino a che non saranno emessi nuovi ordini" ed ha spiegato: "Abbiamo colpito i terroristi a tutti i livelli e ovunque".

Nel frattempo, Israele ha lanciato un appello urgente ai palestinesi residenti nel nord della Striscia e a Gaza City a "spostarsi immediatamente" nel settore sud, "per la propria sicurezza". "La vostra finestra di opportunità si sta chiudendo", ha avvertito il portavoce militare Daniel Hagari, che ha aggiunto: "L'umanità resta impressionata dal massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre: un massacro di vite innocenti, uomini, donne, bambini e neonati, con la testa mozzata, uccisi, violentati, bruciati vivi. Noi non lo dimenticheremo, come non dimenticheremo il rapimento di oltre 200 ostaggi".

Proprio in queste ultime ore il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha incontrato a Tel Aviv i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi nelle mani di Hamas.

Intanto, il quartiere generale di Unifil, la missione Onu in Libano di cui fanno parte un migliaio di soldati italiani, è stato colpito da colpi di artiglieria. Fonti dell'intelligence militare libanese affermano che i proiettili sono giunti da Israele ed hanno colpito la base Onu di Naqura, a ridosso della linea di demarcazione tra Libano e Israele. L'Ambasciata degli Stati Uniti a Beirut ha invitato i propri cittadini a "lasciare il Libano ora".

Il presidente turco Erdogan attacca duramente l'Occidente, definendolo "il principale responsabile del massacro" a Gaza ad opera dell'esercito israeliano. Durante una manifestazione in favore dei palestinesi ad Istanbul, davanti a centinaia di migliaia di persone, il presidente turco ha annunciato che il suo Paese sta lavorando per dichiarare Israele "criminale di guerra".

Infine, il multimiliardario Elon Musk, dopo il blocco delle comunicazioni nella Striscia ha annunciato che il sistema satellitare Starlink di sua proprietà garantirà le connessioni internet alle Ong umanitarie riconosciute che operano a Gaza.

Davide Fifaco