Il numero dei contagi aumenta ma non in modo esponenziale. Tuttavia non va abbassata la guardia. Gli esperti dicono che tra cinque - sei giorni si potrebbe registrare un calo e solo allora saremo in grado di dire se le misure adottate stanno dando dei risultati concreti. Perciò non è ancora arrivato il momento di attenuare le limitazioni”. Questo il messaggio postato stamattina sulla sua pagina facebook dal ministro degli interni e capo dell’Unità di crisi croata, Davor Božinović.

Il responsabile dell’ente nazionale per la salute pubblica Krunoslav Capak, che nei giorni scorsi aveva indicato la data del primo giugno come possibile termine per un graduale ritorno alla normalità, oggi ha affermato che nel paese si è instaurato un giusto equilibrio tra restrizioni e interesse della collettività che pone al primo posto la tutela dei cittadini. Intanto in mattinata, riunita la presidenza del Parlamento. Come spiegato dal presidente Jandroković si proseguirà con la 16. esima seduta avviata lo scorso gennaio mentre i lavori del Sabor -a causa dell’inagibilità della sede storica danneggiata dal terremoto - continueranno a svolgersi nel vecchio palazzo della INA.

Venerdì dovrebbe essere analizzato il nuovo pacchetto salva economia ancora in fase di stesura al governo. Per quanto riguarda le presunte violazioni delle libertà delle persone Jandroković ha detto che la Corte Costituzionale chiamata a esprimersi non ha dato risposte e dunque si rispetta l’articolo 16 della Costituzione che in caso di emergenze non prevede alcun consenso dal Parlamento. (lpa)

Foto: freedigitalphotos.net
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