I responsabili del gesto disumano furono dei militanti fascisti la cui identità però non fu mai appurata, né fu condotta una seria inchiesta. Le autorità italiane archiviarono l’accaduto come un incidente; considerato come uno dei primi crimini di matrice fascista a Strugnano si tiene ogni anno dinanzi al monumento che ricorda le giovani vittime e i Caduti per la libertà di Strugnano una cerimonia commemorativa. A deporre le corone di fiori sono stati anche il vicesindaco di Pirano, Manuela Rojec e il Presidente dell'Associazione dei Combattenti per i Valori della Lotta Popolare di Liberazione e Bojan Česnik che hanno così reso omaggio alle vittime di Strugnano. Durante il discorso la Rojec ha ribadito che non sono i bambini a causare e nemmeno ad iniziare le guerre, ma sono le vittime più vulnerabili. “Qui a Strugnano 103 anni fa e oggi nel mondo ai bambini viene tolto il diritto di vita, per questo motivo che ci troviamo ogni anno a Strugnano, per non cancellare la memoria dell’orrore, per ricordare i protagonisti di una storia atroce e tenere in mente il ricordo di quei terribili momenti affinché gli uomini di domani non debbano di nuovo commettere gli stessi orrori e gli stessi crimini”. La vicesindaca ha inoltre ribadito l’importanza della conservazione dei luoghi della memoria per lasciare un segno tangibile alle generazioni future per ricordare degli orrori storici che non si devono ripetere. “Ognuno di noi deve fare il possibile perché il 19 marzo 1921 non si ripeta mai più e per nessun motivo” ha detto Manuela Rojec. Intervenuto in veste di oratore solenne, lo scrittore triestino Marij Čuk ha ricordato che stiamo vivendo dei tempi difficili; “in un mondo dove sono scomparsi tutti i valori, dove è scomparsa la solidarietà e dove le grandi potenze, ma anche le piccole potenze, sanno mostrare soltanto i muscoli. Ecco, questo è il fascismo, la soppressione non tanto della libertà, ma del pensiero libero. La soppressione della storia, la revisione della verità, il fascismo non considera tutti questi fattori che hanno contribuito affinché l'umanità, l'uomo nella sua storia, nel suo percorso millenario, si evolvesse in un essere che collabora con tutti, dove non ci sono le catene né linguistiche, né quelle dell'animo, né quelle fisiche. Ecco, in questo mondo ci sono troppi steccati. Il fascismo è proprio questo, pone di steccati e si manifesta con delle formule anche”. subdole. Delle formule che noi neanche captiamo. Non sappiamo in quale modo si manifestano. Ecco, su questo bisogna ragionare. E questo è il pericolo che incombe oggi sull'uomo.

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria /Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria /Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria /Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria /Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria /Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria /Dionizij Botter