Foto: RTV Slovenija
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Il nuovo segretario dei Socialdemocratici, Matjaž Han, ha confermato tutte le indiscrezioni della vigilia. Capolista sarà Matjaž Nemec, eurodeputato che cerca la conferma dopo aver preso il posto di Tanja Fajon, tornata da Bruxelles ad aprile 2022 per le poltrone di vice-premier e ministra degli Esteri. Come previsto Fajon e la ministra della Giustizia, Andreja Katić, rimangono fuori. Invece lo sfidante di Han per la guida del partito ed eurodeputato Milan Brglez ha chiesto e ottenuto di essere l'ultimo nome della lista. Per i Socialdemocratici sarà un test molto importante, tanto che con prudenza l'auspicio è di assicurarsi un eurodeputato, pur sperando nella conferma di entrambi. Le acque sono comunque un po' agitate in tutta la maggioranza. La capolista nelle file di Sinistra (Levica) sarà Nataša Sukič, consapevole dell'ingrato compito di guidare una compagine che a Bruxelles, così come in gran parte della Slovenia al di fuori di Lubiana centro, non ha voce. In corsa anche il ministro del Lavoro, Luka Mesec. Movimento Libertà non se la passa meglio. Klemen Grošelj ha rinunciato a ricandidarsi, così il comitato esecutivo del partito ha affidato all'eurodeputata Irena Joveva il ruolo di capolista. Fra i nomi figurano, tra gli altri, due ex ministri dell'Ambiente - Jure Leben e Uroš Brežan - il ministro della Difesa, Marjan Šarec, e l'ex ambasciatore a Roma Vojko Volk, ora nel gabinetto del premier. Qualche malumore è emerso per il siluramento di Aleksander Merlo, responsabile della clinica di Postumia e molto vicino al premier, rimasto fuori dai giochi. Ed è proprio su queste incertezze che punterà l'opposizione. Il segretario di Nuova Slovenia, Matej Tonin, se la vedrà da capolista contro l'attuale eurodeputata del partito, Ljudmila Novak, fra le personalità politiche più apprezzate in modo trasversale. Il Partito demcoratico, invece, ha le idee ben chiare da diverse settimane: Romana Tomc è capolista e cercherà di raddoppiare gli attuali due delegati. Se così fosse, la somma degli eurodeputati d'opposizione potrebbe essere superiore a quelli della maggioranza, con la possibilità di ridisegnare anche gli equilibri nazionali.

Valerio Fabbri