Foto: BoBo
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Il pentapartito prosegue oggi le consultazioni per armonizzare la ripartizione delle poltrone ministeriali. Ieri la prima tornata, alla quale è stato concordato, anche se in via preliminare, il numero di dicasteri che spetterà ad ogni singola formazione politica. Cinque andranno alla Lista Šarec che, oltre all'incarico di premier, dovrebbe guidare Finanze, Interno, Salute, Pubblica amministrazione e Ministero senza portafoglio per la coesione. Quattro i dicasteri al partito del centro moderno, tra cui Esteri ed Economia. Agli Esteri andrebbe il premier uscente Miro Cerar, all'Economia l'SMC vorrebbe confermare Zdravko Počivalšek; due poltrone ai socialdemocratici, Lavoro e Istruzione; all'SD andra' inoltre la presidenza della Camera di Stato, con Dejan Židan. Due ministeri a testa anche al Desus, Difesa e Ambiente, e al Partito Alenka Bratušek. Bratušek che ha rinunciato all'idea di un incarico come vicepremier. Al suo partito andrebbe la guida del Ministero dell'Infrastruttura, che interessava anche all'SMC e ai socialdemocratici. Un dicastero di peso, considerato che dovrà seguire la realizzazione del progetto secondo binario, cioè la costruzione della nuova tratta sulla Capodistria-Divaccia, un investimento da quasi un miliardo di euro, accompagnato da polemiche e oggetto di due referendum contro la legge che ne regolamenta l'attuazione. La Lista Šarec, come detto, si è assunta l'onere di guidare il Ministero della Salute, che nessuno degli altri partiti voleva. C'e' poi l'ostacolo Partito Sinistra, che con il protocollo di intesa ha garantito l'appoggio esterno al governo di minoranza, incluso il voto a Marjan Šarec per l'incarico di mandatario. Ostacolo che riguarda l'eventuale conferma di Počivalšek al Ministero dell'Economia. La Sinistra è nettamente contraria e al momento di votare la lista dei ministri potrebbe anche astenersi, facendo mancare i numeri necessari.