Foto: Reuters
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La convocazione urgente di una riunione a Palazzo Chigi per valutare la situazione è il segnale della portata dell’attacco informatico subito da molti di sistemi nazionali, in Europa e non solo.
Le prime segnalazioni sono giunte nel corso della mattina di ieri, con interruzioni o rallentamenti sulla rete TIM, che è andata in down, lasciando milioni di utenti senza internet, e disservizi anche ai bancomat.
L’azienda ha poi comunicato nel pomeriggio che il problema era rientrato e il servizio si era stabilizzato, ma secondo l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, la Acn, si è trattato di un massiccio attacco dagli hacker in tutto il mondo, con conseguenze ancora da chiarire.
L’Agenzia, a cui spetta il monitoraggio degli incidenti e l'intervento in caso di attacchi informatici sulla penisola, ha comunicato che gli hacker sono entrati in azione attraverso un "ransomware già in circolazione" che ha "compromesso" decine di sistemi di istituzioni e aziende: alcune non saprebbero nemmeno di essere sotto attacco.
Gli hacker hanno sfruttato la vulnerabilità di alcuni server che non erano stati aggiornati, mettendo in atto attacchi ransomware che cifrano i sistemi colpiti rendendoli inutilizzabili fino al pagamento di un riscatto per avere la chiave di decifrazione”. In tutto sono stati qualche migliaio i server compromessi in tutto il mondo: la Francia è stato il paese più colpito, accanto a Finlandia e Italia, e poi Canada e Stati Uniti.
Il Governo italiano ha fatto sapere in una nota di aver convocato una riunione sul tema questa mattina e di seguire “con attenzione, aggiornato dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Acn, gli sviluppi dell'attacco culminato tramite un ransomware già in circolazione”. “L'attacco - ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso - ci rafforza nella convinzione che sulla rete e in generale sulla cyber sia importante garantire il massimo livello di sicurezza”.
Alessandro Martegani