In Egitto è stato decretato lo stato di emergenza massimo dopo la morte, avvenuta per crisi cardiaca, dell'ex presidente Morsi. Il Cairo ha visto un dispiegamento di forze armate e polizia, di blindati e unità anti sommossa, e sono state moltiplicate le guardie ai principali edifici dello stato e nelle piazze principali. Morsi è stato tumulato nel corso di una cerimonia ristretta alla famiglia accanto alle tombe di altri leader della fratellanza musulmana nella periferia della capitale egiziana. Morsi è stato stroncato da un infarto durante un'udienza di uno dei vari processi in cui era imputato. Il corpo senza vita è stato trasferito in un ospedale e nel paese è stato dichiarato lo stato di emergenza per timore di manifestazioni della fratellanza musulmana che, dalla repressione del 2013, è stata spinta nell'ombra da arresti eccellenti e da una draconiana legge anti-cortei. Scompare quindi un ingrombrante lascito della rivoluzione, da molti considerata un golpe, con cui l'attuale presidente al Sisi pose fine all'anno di governo della fratellanza e al tentativo di imporre l'islam politico. Al momento dell'infarto Morsi si trovava all'interno della gabbia del tribunale, imballata da vetri insonorizzati per evitare che il detenuto si lanciasse in uno dei suoi lunghissimi sermoni, indossava la tuta degli altri prigionieri davanti al giudice che lo stava processando per spionaggio. A Morsi era in precedenza stata inflitta una condanna a morte, rivista in appello, e un ergastolo, anch'esso impugnato. I Fratelli Musulmani hanno accusato il governo di averlo assassinato, ma l'ex presidente soffriva di diabete e aveva fegato e reni deboli. L'anno scorso una delegazione di deputati parlamentari britannici aveva tentato di incontrarlo in cella ma era stato loro vietato e avevano evidenziato che Morsi era tenuto in detenzione solitaria per 23 ore al giorno, senza nessuno ad accompagnarlo nell'ora d'aria da passare in cortile e gli veniva negata un'adeguata assistenza medica. Figlio di contadini, laureato in ingegneria, Morsi era meno carismatico degli altri leader ed era stato accusato di non aver saputo governare, di avere scelto come ministri i burocrati della fratellanza senza esperienza e di avere causato con la sua incompetenza i disordini e le proteste nel paese.

Franco de Stefani

Foto: EPA
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