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Riunione fiume a porte chiuse ieri del Comitato esteri. In esame la stipula dell'accordo con l'Ungheria per la realizzazione del secondo binario Capodistria-Divaccia. Luce verde al progetto con sei voti a favore e tre contrari.

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La proposta di accordo tra Slovenia ed Ungheria riguardo la partecipazione di Budapest alla costruzione del secondo binario sulla tratta Divaccia-Capodistria. Il dibattito fiume si è svolto a porte chiuse. La proposta è passata con i soli voti dei membri del partito al governo SMC, mentre tre i membri astenuti, i deputati del Partito Democratico hanno abbandonato la riunione, mentre il Presidente del Comitato, Jožef Horvat di Nuova Sloveni ha deciso di abbandonare la riunione.

La Sinistra Unita ha tentato precedentemente di togliere l'accordo sul secondo binario con l'Ungheria dall'ordine del giorno del Comitato parlamentare Esteri. Il partito vede nell'intesa un precedente dannoso per gli interessi nazionali. Come ha spiegato il deputato Matej Tašner Vatovec la Slovenia ha la possibilità di realizzare l'infrastruttura in modo autonomo, senza l'interferenza di altri Paesi.

Solo quando i due paesi troveranno un'intesa sulle condizioni della collaborazione, il progetto verrà presentato pubblicamente e verrà inoltre esaminato dalla Camera di Stato, che decidera' sul da farsi.

Il Presidente del Comitato, Jožef Horvat di Nuova Slovenia ha abbandonato la riunione, mentre i deputati della Sinistra Unita hanno votato contro la proposta. Astenuti i membri del Partito dei Pensionati Desus e Socialdemocratici.

La collaborazione di Budapest, con un investimento pari a 200 milioni di euro, è stato già pianificato nella progettazione del budget per la costruzione del secondo binario, con la quale la Slovenia ha ottenuto anche un finanziamento dalla Ue, ma anche senza l'Ungheria i fondi europei non saranno perduti. I due paesi stanno già da tempo discutendo riguardo la collaborazione nel progetto, secondo le parole del Segretario di Stato, Jure Leben, però non si tratta di negoziati, infatti, il governo necessita prima del via libera della Commissione competente.