Maurizio Tremul Foto: La voce del popolo/Cristina Golojka
Maurizio Tremul Foto: La voce del popolo/Cristina Golojka

C’è soddisfazione all’interno della Giunta esecutiva UI per i risultati conseguiti dal Centro di Ricerche storiche di Rovigno e dalla Casa editrice Edit di Fiume che hanno chiuso il 2017 con un avanzo contabile di rispettivamente, 390 mila kune e 4 milioni e 600 mila. ‘’Risultati che indicano un’amministrazione oculata e dimostrano come le direzioni dei due enti, i Comitati d’amministrazione e l’Unione Italiana, con i giusti risparmi lì dove era necessari, abbiano gestito bene le risorse a dimostrazione della cura che viene data ad enti e istituzioni CNI” afferma Maurizio Tremul.

Un messaggio chiarissimo che il presidente della Giunta invia ai latori di critiche nei confronti del suo operato e specie a quelli che all’ultima Assemblea, pur consapevoli dell’ assurdità delle richieste, auspicavano un riutilizzo del saldo positivo registrato dall’ Unione Italiana.

‘’L’obiettivo al quale volevamo tutti arrivare era quello di garantire alle nostre istituzioni quella liquidità necessaria a operare con serenità’’ afferma Tremul convinto del contributo significativo dato dal suo esecutivo nel raggiungimento di questo traguardo. ‘’Le cure e l’attenzione che abbiamo nei confronti delle nostre istituzioni sono palesi e si concretizzano nel lavoro quotidiano che stiamo portando avanti’’ dice ancora il presidente dell’ esecutivo minoritario che non ha mancato riferimenti alle future incognite.

‘’Credo che il 2018 sarà un anno importante visti i numerosi aspetti ancora aperti” sostiene Maurizio Tremul e rileva “ per quanto riguarda il Bando Friuli Venezia Giulia dobbiamo rivedere quei criteri che hanno imposto dei tetti di spesa assolutamente ingiustificabili e che non trovano riscontro nella normativa regionale’’. L’Unione Italiana - spiega- non contesta la legge, bensì l’applicazione della stessa. “Staremo a vedere quale sarà il risultato del bando rispetto all’ adesione che abbiamo dato” precisa il presidente della Giunta UI e aggiunge ‘’ in seguito ognuno si assumerà le proprie responsabilità; all’ Unione Italiana non può venir certamente imputata la colpa del non aver compiuto il dovere di assicurare le necessarie risorse alla CNI e di non aver dato alle sue istituzioni il diritto di deciderne l’ impiego”.

Dalle parole di Tremul percepibile la necessità di stabilire con il governo che uscirà dalle prossime elezioni amministrative in Friuli Venezia Giulia un sistema chiaro e trasparente del finanziamento delle attività delle CNI anche perché ‘’tutto quello che abbiamo letto e sentito in relazione all’ erogazione dei contributi FVG - in realtà- non corrisponde al vero; non ci sono mai stati finanziamenti a pioggia e non è in ballo una questione di concorrenza di idee bensì la sopravvivenza delle Comunità in cui si fanno- la sì- idee e progettualità nuove” dice Tremul sostenendo l’urgenza di ripensare ad un nuovo sistema visto che quello adottato non ha prodotto i frutti sperati.

Urge perciò riallacciare il dialogo che ha sempre contraddistinto il rapporto tra la minoranza italiana il governo nazionali e FVG, di ogni colore ed orientamento politico. Un sistema che deve tener conto dei beneficiari dei contributi anche perché - piaccia o meno a Roma e a Trieste - la CNI di Slovenia e Croazia è rappresentata dall’ Unione Italiana.