Foto: Radio Capodistria
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Il 3 settembre anche nel Comune di Pirano sono stati indetti i termini della procedura per le elezioni amministrative del 18 novembre . , dopo l'approvazione del consiglio della CAN piranese, sarà oggi pubblicato in italiano on line sulla pagina della Comunità, per i connazionali che intendessero candidarsi.

Da quest'anno si seguirà la legislazione sull'evidenza del diritto di voto e quindi chi vorrà iscriversi alla CAN dovrà presentare un'autodichiarazione accompagnata dalla documentazione necessaria. La commissione valuterà la domanda e rilascerà la delibera sull'idoneità o meno all'iscrizione.

Sulla traccia di Isola, inoltre, è stato preparato un regolamento per la campagna elettorale con la possibilità per i candidati alla Can, alla Comunità locale ed al consiglio comunale di presentare il proprio programma su cartaceo e su web, oltre che con due presentazioni comuni a Pirano e a Santa Lucia.

Per quanto riguarda le locali scuole in lingua italiana tutto bene, visto che alle elementari si sono raggiunte le 15 sezioni, con un aumento di iscrizioni che si è registrato anche all'asilo "La coccinella".

La Presidente Nadia Zigante ha invitato per il 2019 tutti i consiglieri a presentare progetti che possano portare finanziamenti aggiuntivi a quelli già a disposizione.

A fine mese è stata affissa la targa con i toponimi di Strugnano, dalla cui discussione, a detta della Zigante e della commissione della Can, è stata tagliata fuori la Comunità nazionale italiana. Si tratta di una carta geografica monolingue con una decina di toponimi italiani, che non risponde in alcun modo alle richieste che la minoranza piranese aveva fatto.

Onelio Bernetić è intervenuto dicendo che secondo lui le due presidenti (CAN e CI) hanno preso alcune decisioni su temi importanti senza consultare i consiglieri delle due istituzioni, dando adito a voci all'interno ed all'esterno della Comunità. La Zigante ha risposto che come Presidente si possono prendere decisioni autonome, come quella di prendere in gestione il faro, che non c'entra in alcun modo con i giochi della politica locale o quella di non candidarsi ai fondi FVG perché sarebbe significato togliere soldi alle scuole.

Barbara Costamagna