La "Vincenzo e Diego de Castro" di Pirano è una delle scuole elementari italiane del territorio dove da lunedì si è tornati a far lezione dopo due mesi di chiusura a seguito delle norme anti Covid. Il rientro in classe - qui come altrove - coinvolge al momento solo i bambini fino alla terza, che alla "de Castro" sono una sessantina, distribuiti fra le succursali di Santa Lucia e Sicciole, perché a Pirano-città ci sono le classi dalla quarta in su. "Qualche assenza soprattutto il primo giorno: bambini con problemi di salute o che hanno qualche familiare a rischio, oppure genitori che non si sono fidati e hanno voluto aspettare per vedere come va", racconta la preside Nadia Zigante. "Le cose vanno pian piano al meglio. Lunedì è stato un giorno un po' così, sembrava il primo giorno di scuola ma con un po' di paura. Poi, già in giornata i bambini si sono adattati velocemente all'ambiente e alle regole che hanno in certo modo rispettato. Mi risulta che oggi i bambini presenti sono più numerosi e stanno bene, sono felici di esser rientrati, di stare tra i compagni di classe e di rivedere le loro maestre".

Qualche titubanza da parte dei genitori, dunque, c'è stata.

"Sì, i genitori erano preoccupati perché si chiedevano come riusciranno dei bambini così piccoli a rispettare per esempio la distanza sociale, la distanza di sicurezza di un metro e mezzo, come riusciranno a stare seduti sempre al proprio banco, o giocare da soli senza coinvolgere gli altri. Abbiamo spiegato loro che queste sono le raccomandazioni, che staremo quanto più possibile all'aperto e faremo delle attività didattiche molto leggere e molto simpatiche proprio per introdurre i bambini a questa nuova realtà".

Lei ci ha detto tra le righe che è molto difficile mantenere le distanze fra bambini di questa età.

"Infatti non si mantengono perché i bambini si abbracciano, si toccano, hanno voglia del contatto umano. Ciò avviene anche con i piccolini dell' asilo, e, ho visto, anche con i bambini delle altre scuole. Questa è per loro la normalità, vivere in modo sociale, vicino agli altri".

La ministra dell'Istruzione Simona Kustec ha ipotizzato un ritorno a scuola per tutti se la situazione epidemiologica lo permetterà. Lei cosa ne pensa?

"Intanto lunedì dovrebbero riprendere come già previsto gli alunni della nona classe. Stiamo organizzando il protocollo per il loro rientro e anche per gli alunni con difficoltà o che desiderano migliorare qualche voto negativo. Siamo in attesa perché le cose cambiano ogni giorno, a me piacerebbe far rientrare tutti almeno per concludere l'anno scolastico tutti assieme".
Le sembra che questo sia possibile senza mettere a rischio la salute di bambini e insegnanti?

"Be', vediamo come vivono e come si comportano all'esterno, fuori dalla scuola, bambini e famiglie. Come se tutto fosse tornato alla normalità. Mi preoccupa un po' il trend in Europa perché si sente di scuole che stanno chiudendo per casi di contagio. Non so, è difficile dare un giudizio che sia intelligente".

Ornella Rossetto