Anche per lei, come per Marianna Jelicich Buić, il consenso dell’Assemblea è stato unanime. Roberta Grassi Bartolić va a coprire l’incarico che per sei mesi è stato di un’altra umaghese: la giovane legale Martina Benolić dimessasi perché non in sintonia con l’operato dell’esecutivo minoritario.

Ringrazio tutti e spero di essere all’altezza dell’incarico” ci dice con quella punta di modestia che la contraddistingue la nuova titolare di un settore che forse non ha tanta visibilità ma che, invece, è molto importante nel microcosmo CNI“. E’ un impegno non indifferente che spero di portare a termine nel migliore dei modi” aggiunge la Grassi Bartolić raccontandoci di aver accettato la proposta del presidente Corva perché convinta di poter dare un contributo alla soluzione di tutti quei piccoli- grandi problemi quotidiani che assillano le nostre istituzioni, Comunita’ degli Italiani in primis.

Commercialista di professione, da una ventina d’anni titolare di una società che si occupa di contabilità, Roberta Grassi Bartolić oltre che a conoscere bene la gestione dei conti e a intendersi di controlli economico-finanziari vanta una lunga esperienza alla guida della Comunità degli Italiani di San Lorenzo- Babici, piccolo ma importante sodalizio dell’umaghese.

L’incoraggiamento ad accettare l’incarico mi è arrivato proprio dai miei collaboratori e da tutti i connazionali della nostra area” ci dice ancora la nuova ‘’giuntina” che per area, probabilmente, intende tutto il territorio dell’ex grande buiese che vanta una quindicina di Comunità degli Italiani, che registra il maggior numero di connazionali ed esprime ancora sempre quella presenza d’italianità scomparsa, forse, in altre zone dell’Istria.

Della Grassi- Bartolić tutti conoscono oltre che all’attaccamento alla minoranza la grande responsabilità nel lavoro dimostrata sia nei comitati scolastici dell’elementare italiana di Umago e della Media superiore “Leonardo da Vinci” di Buie, sia nel Consiglio di amministrazione della Casa editrice EDIT di Fiume. La contraddistinguono però in primo luogo l’apertura alla collaborazione, la volontà di fare quadrato e potenziare quella sinergia necessaria a valorizzare e far crescere la presenza italiana nel territorio d’insediamento storico anche perché come dice la Grassi Bartolić “Bisogna fare unione perché l’Unione è forza”.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: Radio Capodistria
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