Foto: La voce del popolo
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Un colloquio informale, a margine della riunione economica, che ha visto presenti oltre che il deputato italiano e vicepresidente del Sabor Furio Radin (partecipe pure agli altri incontri istituzionali), il presidente dell’Unione italiana Maurizio Tremul e il presidente della Giunta esecutiva Marin Corva. Illustrando a nome di tutti e tre l’andamento dell’incontro, Tremul ha riferito di aver posto due questioni fondamentali: quella dell’avvio in tempi brevi del tavolo tecnico misto per l’attuazione del Trattato sulla tutela delle minoranze del 1996 e il problema della cittadinanza italiana.Come nella comunicazione che gli abbiamo inviato siamo tornati a chiedere un percorso specifico, speciale per la CNI e quindi per chi è nato in queste terre dopo il Trattato di pace del ’47 e l’Accordo di Osimo del ‘75”, ha raccontato Tremul spiegando che “sebbene la nuova legge non tocchi l’articolo 17 bis che ci riguarda, dopo la seconda generazione i nostri figli e nipoti dovrebbero rifare tutta la procedura per riacquisire la cittadinanza italiana.”

Foto: La voce del popolo/Voce del Popolo
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Come riferito da Tremul, il ministro Tajani si è dimostrato molto sensibile, ha spiegato che adesso è in corso la fase degli emendamenti e che bisognerà studiare una soluzione che non comprometta i diritti della Comunità nazionale italiana. Una comunità minoritaria che il capo della Farnesina ha definito - e lo ha sottolineato pure negli altri incontri zagabresi - importante per l’Italia e per i paesi di residenza, ossia Slovenia e Croazia.Abbiamo riscontrato grande attenzione e disponibilità”, ha affermato ancora Tremul che si è fatto portavoce di Radin e Corva e che ha espresso la comune soddisfazione dell’essere riusciti a scambiare delle opinioni con il ministro e di essere stati ascoltati su alcune questioni importanti per la componente italiana, questioni che l’onorevole Radin ha avuto modo di approfondire pure negli impegni successivi." Confermata ancora una volta – ha concluso Tremul - grande vicinanza e amicizia nonché sostegno totale alla Comunità italiana di Slovenia e Croazia.”

L.P.A.