A Zagabria e' in corso la valutazione dei danni causati dal violento nubifragio di ieri sera. E non mancano le contestazioni per la presunta trascuratezza dei sistemi di raccolta dell'acqua piovana, ritenuta la causa dell'allagamento del centro citta'. Sul fronte della pandemia, lieve calo dei contagi rispetto a ieri ma in Istria nel corso della giornata si e' avuta la seconda vittima. E' una donna di 100 anni. Il sindaco di Zagabria Milan Bandić finito nell'occhio del ciclone per la presunta trascuratezza del sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, ritenuta la causa dell'allagamento di gran parte delle vie del centro cittadino. Cosi' la pensano numerosi esperti del settore. E inoltre come dice l'opposizione politica, avanza l'asfalto e diminuiscono le aree verdi cittadine, in grado di assorbire l'acqua piovana. Invaso dall'acqua anche l'ospedale pediatrico con gravissimi danni principalmente alle attrezzature medico - sanitarie. In generale i danni sembrano ingenti, riguardano per lo piu' centinaia di abitazioni allagate, il cedimento delle strade, le automobili ingoiate dall'acqua e dal fango. E c'e' stata anche una vittima, un vigile del fuoco colto da malore sotto gli occhi del figlio anche lui pompiere, morto mentre svolgeva il suo dovere. Sul fronte della pandemia, la curva dei contagi negli ultimi tre giorni si mantiene su livelli stabili, poco sotto il centinaio. In Istria pero'rispetto all'ultimo aggiornamento nel corso della giornata si e' verificato un altro decesso, quindi due nelle ultime 24 ore. La seconda vittima e' una donna di 100 anni con patologie pregresse. Accolta con soddisfazione una notizia molto confortante in tema di turismo. L'Austria ha collocato la Croazia nella categoria dei paesi sicuri o stabili per cui i villeggianti al rientro in patria non sono tenuti ad esibire il test negativo al Covid - 19. Al momento in Croazia stanno soggiornando 40 mila vacanzieri austriaci.

Valmer Cusma

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