"Basta", lo slogan delle manifestazioni tenutesi a Zagabria, Spalato, Fiume, Osijek e Varaždin a una ventina di giorni dalle elezioni parlamentari. I leader del partito socialdemocratico assieme a quelli della loro sempre più sparuta coalizione "Fiume di giustizia" e quelli dell'alleanza Možemo/Possiamo, hanno voluto ricordare che il paese è a un punto di svolta e che è giunto il momento in cui bisogna decidere se muoversi sulla strada dei cambiamenti, dell' ottimismo e della speranza o su quella delle ulteriori ruberie, dell'apatia e della disperazione. In pratica in tutte le località è stato espresso dissenso verso l'attuale potere esecutivo e verso il HDZ, il partito che governa il paese. HDZ che però non ha tardato a definire inutili le manifestazioni poiché - questa la convinzione - "nessuno riuscirà a incrinare la tenuta della maggiore formazione politica del paese". E se da una parte - con la fuoriuscita di Dieta Democratica istriana, Alleanza litoraneo montana e Fokus - si è sfaldata la coalizione di centro-sinistra che ingloba comunque ancora alcuni partiti minori e si sono interrotte le trattative tra SDP e Možemo/Possiamo, dall'altra l'accadizeta annuncia che in alcune circoscrizioni si presenterà assieme al Partito popolare e a quello social-liberale. Alla lotta politica si aggiunge quella dei sondaggi con alcuni che danno saldamente in testa la formazione del premier Plenković, tallonata però da SDP e altri che vedono in testa SDP e partner. Concordanza di previsioni però per quanto riguarda il primo collegio elettorale, per intenderci quello in cui aveva annunciato la propria candidatura, il Capo dello stato Milanović. A Zagabria e dintorni l'alleanza di centro sinistra supera il HDZ per 2,5 punti percentuali segnando un 29,5 percento contro il 27.

(lpa)

Foto: Reuters
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