In Croazia, com’era prevedibile, si è entrati nella cosiddetta fase crescente quella che registra di ora in ora un numero sempre più elevato di contagi. “Dipenderà dai cittadini se la curva continuerà a salire o se riusciremo a bloccare una crescita esponenziale dell’epidemia” hanno ripetuto i vertici dell’Unità di crisi nazionale che aggiorna le informazioni due volte al giorno. Dati che cambiano costantemente dunque e che per quanto riguarda la Regione Istriana parlano di 8 nuovi contagi, quasi tutti collegati a casi precedenti e registrati in seguito ad un funerale nell’ umaghese e a quello del ristoratore di Verteneglio, che è stato la prima - e finora anche l’unica- vittima di coronavirus in Croazia.
Tutti i 24 ammalati istriani sono ricoverati all’ ospedale di Pola. “Tra questi, figura pure un cittadino austriaco che sarà rimpatriato- per sua volontà- nelle prossime ore, ci sono poi due 80.enni e due 90.enni” è stato specificato dall’Unità di crisi regionale che attende i risultati di una ventina di nuovi test. Anche nella penisola sono entrate o stanno per entrare in vigore nuove e più restrittive misure di limitazione della circolazione delle persone: stop per gli autobus urbani e interurbani, blocco dei traghetti per le isole, chiusi parchi, giardini, piazze, aree gioco mentre la polizia potrà intervenire per evitare ogni tipo di socializzazione, di contatto anche tra poche persone. “Bisognerebbe sospendere tutte, ma proprio tutte le attività, fermarsi completamente per almeno 14 giorni” si è sentito dire a Pola. (lpa)

Foto: MMC RTV SLO
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