Alle elezioni politiche in Croazia si profila una battaglia all'ultimo voto, dall'esito quanto mai incerto. I sondaggi danno in lieve vantaggio l'HDZ del premier Andrej Plenković tallonato dalla coalizione di centrosinistra a guida socialdemocratica. Le principali forze in campo ce la mettono tutta per fare breccia nel cuore degli elettori ancora indecisi. Tutti promettono un aumento delle paghe e delle pensioni negli anni a venire, con l'accento sullo sviluppo delle varie realtà regionali. L'HDZ fa leva sui risultati conseguiti finora in questo campo dal governo. Il presidente Zoran Milanović, sceso in campo quale candidato premier dei socialdemocratici, tende la mano a tutte le forze dell'opposizione di destra e di sinistra per sconfiggere l'HDZ e formare dopo le elezioni un governo di salvezza nazionale. Secondo Milanović è possibile un accordo tra partiti di orientamento ideologico diverso sulle questioni essenziali di sviluppo del Paese. Per superare lo scoglio delle differenze ideologiche non si esclude la possibilità che Milanović possa formare dopo le elezioni un governo di minoranza, con esponenti apartitici, con il sostegno esterno della sinistra e della destra. Ma il candidato premier della sinistra dovrà fare i conti anche con il tentativo dell'HDZ di allargare verso destra l'attuale maggioranza di cui fanno parte anche i deputati delle minoranze.
Sempreché questi ultimi accettino tutti uno spostamento a destra del baricentro politico. Gli ultimi sondaggi attribuisce soltanto due seggi per i regionalisti istriani. Un risultato simile sicuramente non potrebbe fare felice la Dieta democratica istriana alleata con l'Alleanza litoraneo-montana in una coalizione che aspira a ottenere quattro seggi nell'ottava circoscrizione comprendente gran parte dell'Istria e del Quarnero. La discesa in campo di Milanović, da quanto si può evincere dai sondaggi, ha avuto un effetto dirompente per le forze liberali e regionaliste, perché ha riportato in auge il centrosinistra classico che a un mese dalle elezioni pareva in enormi difficoltà. (Red)

Il Parlamento croato - Foto: Radio Capodistria
Il Parlamento croato - Foto: Radio Capodistria