Il fine settimana trascorre all'insegna del rientro anticipato dei villeggianti in seguito alle misure epidemiologiche restrittive imposte dai loro paesi per chi proviene dalla Croazia. Intanto al comando nazionale della protezione civile vengono mosse altre critiche per aver permesso l'attivita' dei locali notturni, diventati focolai di coronavirus. In Istria contagi ancora in calo. I villeggianti britannici avevano tempo fino alle 4 di stamane di tornare a casa senza incappare nella quarantena. Ebbene onde permettere il rientro in tempo utile la British Airways ha incluso nei suoi collegamenti con la Croazia aerei piu' grandi, per poter accogliere tutti i 17.000 vacanzieri del Regno Unito. Dopo che la Croazia e' finita sulla lista rossa anche della Slovenia, i villeggianti del vicino paese hanno tempo di rientrare senza problemi fino a martedi prossimo. Croazia sulla lista rossa anche degli Italiani, molti dei quali hanno preferito trascorrere le vacanze fino alla fine, coscienti dell'obbligo del tampone al rientro. E quasi tutte le aziende turistiche istriane hanno deciso di permettere test gratuiti ai loro ospiti pur di evitarne il rientro anticipato. Per i tedeschi tamponi obbligatori solo per chi ha soggiornato nelle due regioni dalmate piu' a rischio. A questo punto ci si chiede su quali turisti la Croazia puo' fare affidamento per il prosieguo della stagione. Principalmente su quelli tedeschi, francesi, belgi, svizzeri, svedesi, ungheresi, polacchi, cechi e slovacchi. Si calcola che comunque in Croazia stiano tutt'ora soggiornando sui 700.000 villeggianti e sulle strade il movimento e' piu' sostenuto in uscita che in entrata, e comunque rimane notevole. E la task force nazionale e' nuovamente nel mirino delle critiche. Secondo il noto scienziato croato Ivan Đikić il più grave errore è stato quello di permettere l'attività ai locali notturni, che sono diventati focolai di coronavirus. Soffermandosi sul numero di contagi si è detto preoccupato poiche' mancherebbe solo un passo dalla crescita esponenziale del contagio. A proposito dei numeri, sono 58 i casi nelle ultime 24 ore a Zagabria e 7 in Istria, sul numero record di 440 tamponi.

Valmer Cusma

Foto: Reuters
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