"Non si tratta di una gratifica natalizia preelettorale", hanno precisato i responsabili del Ministero del lavoro e del sistema pensionistico puntualizzando che è questa la settima aggiunta alle quiescenze stabilita dal governo da tre anni in qua. "La prima era stata versata nella prima ondata di pandemia dovuta al Covid", è stato precisato negando dunque qualsiasi collegamento con le parlamentari, presidenziali ed europee in programma nel 2024. "Il governo pensa costantemente ai pensionati e alle fasce più deboli della popolazione e anche questa volta si è cercato di includere il maggior numero di beneficiari, garantendo 78 milioni di euro dalle eccedenze di bilancio", hanno affermato i responsabili dell'esecutivo. Concordi che non si tratti di una donazione improvvisata, pure gli esponenti delle associazioni e sindacati di categoria, che da tempo chiedono al governo maggiore sensibilità verso i pensionati con vitalizi tra i più bassi in Europa, erosi dall'aumento del costo della vita e da un'inflazione sempre più alta.
Nello stesso tempo gli esponenti dell'Unione dei pensionati aggiungono che non ci si può accontentare di sussidi una tantum e che bisogna pensare ad una riforma del sistema atta a garantire a tutti una vita dignitosa e senza restrizioni. Della stessa opinione pure il parlamentare Silvano Hrelja che, prima di essere espulso, ha guidato per anni il Partito dei pensionati. "Alcuni piccoli risultati saranno percettibili a gennaio e febbraio quando entreranno in vigore alcune nuove normative legate alle erogazioni mensili come quella della cosiddetta pensione nazionale che aumenterà da 120 a 150 euro", ha detto il deputato istriano ricordando che quest'anno le spesa di bilancio per i pensionati sono aumentate del 20% rispetto al 2022, mentre altri 20% sono previsti nel 2024, da 6 miliardi di euro si dovrebbe arrivare a quasi 8,5 miliardi. (lpa)

Foto: BoBo
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