In pratica si intende attuare il progetto FlyACI definito nel 2019 e poi messo da parte causa la pandemia. Per la precisione l’Adriatic Croatia International Club comunemente chiamato ACI ora vuole creare una rete di collegamento tramite idrovolanti tra i suoi 22 marina lungo l'Adriatico orientale e le isole. In questo modo i centri nautici salirebbero al rango di 5 ancore per adeguarsi alle esigenze dei clienti più facoltosi, proprietari di imbarcazioni da diporto di almeno 15 metri di lunghezza. Questi potrebbero raggiungere più velocemente i loro natanti dalle località di residenza. Una fase del progetto prevede infatti anche collegamenti con i porti italiani. Lo scrive il quotidiano Slobodna Dalmacija dopo aver preso in visione il progetto. Si parla dell’investimento di poco superiore agli 11 milioni di euro di cui 10 milioni per l'acquisto degli idrovolanti. Va detto che buona parte dell'infrastruttura necessaria, in primo luogo i pontili, e' già disponibile. È quella usata dalla società ECA finita in fallimento che alcuni anni fa aveva avviato collegamenti con lo stesso tipo di velivoli tra le località della costa. Il progetto prevede l'apertura di una sessantina di posti di lavoro e il movimento di 65 mila passeggeri all'anno. Curioso notare che gli idrovolanti tornerebbero per la terza volta a Pola. La prima fu esattamente nel 1911quando si registrò il primo volo in epoca austroungarica.

Valmer Cusma

Foto: MMC RTV SLO/Kaja Sajovic
Foto: MMC RTV SLO/Kaja Sajovic