Il proprietario e il capitano della barca a vela su cui a Lesina, in Dalmazia, è morto il manager italiano Eugenio Vinci, 57 anni, potranno difendersi a piede libero. Lo ha deciso il tribunale, dopo averli ascoltati. I 2, accusati di avere causato il decesso dell'uomo, si sono proclamati innocenti. La procedura giudiziaria è agli inizi e sarà necessario attendere la conclusione delle perizie tecniche dopo le quali gli inquirenti potranno formalmente incriminare i 2 croati. Rischiano fino a 8 anni di carcere. Dai primi accertamenti degli inquirenti è emerso che a provocare la tragedia è stato il monossido di carbonio, sprigionato da un generatore a benzina installato all'interno dell'imbarcazione, senza rispettare le norme di sicurezza. Ancora in fin di vita i due bambini figli dell'imprenditore, ricoverati nell'ospedale di Spalato; le altre tre persone intossicate non sono in pericolo di vita. Tra di loro, il sindaco di Sant'Agata di Militello ed ex senatore, Bruno Mancuso. Subito dopo la tragedia era stata avanzata l'ipotesi di una intossicazione da cibo, poi rapidamente esclusa.

(dd)

Foto: AP
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