"Nato sotto una cattiva stella" potrebbe essere definito così questo censimento 2021 che dopo diverse proroghe terminerà tra due giorni. Per quanto riguarda la Regione istriana, l'Istituto nazionale di statistica invita tutti i cittadini che non sono stati ancora intervistati a farlo negli uffici allestiti per l'occasione a Pola, Umago, Parenzo e Rovigno. Un invito che conferma che il rilevamento -almeno per quanto riguarda la penisola- non è stato ancora completato. Avviato il 13 settembre con una prima fase riservata all'auto censimento on line e con la seconda - quella del rilevamento porta a porta- partita subito, il procedimento si sarebbe dovuto terminare il 17 di ottobre, quindi il 29 mentre la terza proroga chiude questa pagina il 14 novembre. Prolungamenti dovuti alla difficile situazione epidemiologica è stato spiegato più volte mentre nei giorni scorsi alcuni giornali hanno già pubblicato i primi dati ufficiosi sul numero di abitanti che registrerebbe un calo della popolazione ma - comunque- non così drastico come quello riportato dalle previsione fatte alla vigilia del censimento che parlavano di 200-300 mila abitanti in meno rispetto a dieci anni fa. "Saremo in meno, ma comunque vicini alla soglia dei 4 milioni" il commento degli esperti secondo i quali è ancora difficile trarre conclusioni poiché non ci sarebbero dati precisi sul numero degli emigrati visto che non tutti cambiano residenza mentre alle persone che lasciano il paese subentrano altre provenienti in primo luogo dalle aree dell' ex Jugoslavia. Questi ultimi anche soggiornando da solo tre mesi in Croazia ma avendo un permesso di lavoro della durata di un anno, rientrano nella categoria dei censiti. LPA

Palazzo comunale a Pola - Foto: Radio Capodistria
Palazzo comunale a Pola - Foto: Radio Capodistria