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Le migrazioni nella storia per capire meglio le migrazioni di oggi. Perché i migranti che vediamo arrivare in Europa sono solo l'ultima delle migliaia di migrazioni che hanno interessato il percorso dell'umanità. E' un argomento forte, che domina il dibattito politico e divide l'opinione pubblica, il tema che fa da filo conduttore a èStoria 2018, quattro giorni fittissimi di appuntamenti con storici e studiosi, giornalisti e autori nella cornice dei Giardini pubblici di Gorizia e in altri luoghi della città. Con l'idea - spiega il curatore Adriano Ossola - di offrire alla storia "la possibilità di ristabilire uno sguardo equo sul mondo moderno". Dalle migrazioni ai tempi dell'impero romano e dalle invasioni barbariche all'emigrazione italiana negli Stati Uniti o l'esodo giuliano-dalmata fino all'attualità, ai flussi migratori nel Mediterraneo, la questione dei rifugiati e quella dell'integrazione fra stranieri e residenti con gli obiettivi puntati sul ruolo della scuola: nel ricco cartellone del festival interverranno protagonisti del panorama culturale italiano e internazionale, coinvolti in decine di appuntamenti fra incontri, conferenze, tavole rotonde, presentazioni di libri, letture, mostre, proiezioni e iniziative per i ragazzi.Accanto a questo filone principale, sempre interessanti alcune sezioni tradizionali, a cominciare da "La storia in testa", con le più importanti novità editoriali e gli anniversari storici, oppure "Trincee", ispirata alla Grande Guerra, o ancora "La storia in tavola". Mentre sabato pomeriggio viene conferita la seconda edizione del Premio èStoria per la divulgazione storica, vinto quest'anno dallo storico Alessandro Barbero, "la voce della storiografia italiana - per citare ancora il curatore Adriano Ossola - più in vista in questo momento". (o.r.)
Con "Illusioni" di Ivan Vyrypaev, regia di Vinicio Marchioni, coproduzione TNC Ivan de Zajc e Mittelfest, in calendario il 25 luglio
Il 1° e il 2 giugno il maestro guiderà cori da tutta Italia uniti in un messaggio solidale nel nome di Verdi
Dal 18 al 27 luglio a Cividale del Friuli spettacoli da 15 Paesi per esplorare i nostri confini, il limite del sacro e del proibito
Con Marko Čepak, Aljoša Jerič e Lorenzo Cominoli un viaggio nelle atmosfere balcaniche, musica jazz europea e contaminazioni
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