Foto: EPA
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Sono più di 50 i droni che sono stati abbattuti dalle forze aeree ucraine nel cielo di Kiev, dopo l'attacco sferrato nel giorno dell'anniversario della fondazione della città. Gli attacchi russi sono continuati per l'intera notte, e le esplosioni non sono state avvertite solo nella capitale ma anche in numerose città del Paese, dove hanno iniziato a suonare le sirene d'allarme. L'incursione aerea dell'esercito russo ha portato avanti i bombardamenti fino alle cinque di mattina, nell'Ucraina occidentale e orientale. L'aeronautica Militare Ucraina ha riferito su Telegram che "l'attacco notturno è stato diretto dal nemico contro installazioni militari e infrastrutture dello Stato nelle aree centrali del Paese, in particolare nella regione di Kiev, ma la maggior parte dei droni d'0attacco è stata distrutta". In seguito, il sindaco della capitale ha informato della morte di un civile di 41 anni e del ferimento di una donna di 35 anni nel corso degli attacchi massicci.

Dopo questi imponenti bombardamenti si è tornati a parlare di una possibile pace duratura tra i due Paesi, in particolare ha preso parola il segretario del Vaticano durante un colloquio con il Corriere della Sera. "Ora si comincerà dall'approccio con le due capitali, Kiev e Mosca però è evidente che non escludiamo nessun altro interlocutore" ha spiegato il cardinale. E' stata anche presa in considerazione una mediazione della Santa Sede, la quale però è stata "rifiutata".

B.Ž.