Foto: Reuters
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Il capo dello Stato ucraino, Volodymyr Zelensky, si è recato ieri a Londra. Il premier britannico, Rishi Sunak, ha sottolineato di non escludere nulla per quanto riguarda la fornitura di armi a Kiev. Ad una domanda dei giornalisti sulle tempistiche delle forniture dei carri armati Challenger 2 all'Ucraina, Sunak ha affermato che dovrebbero arrivare nel Paese nell'arco di qualche settimana. Zelensky, in precedenza, ha incontrato anche re Carlo III. Nel corso della sua visita al parlamento britannico ha nuovamente chiesto ai partner occidentali la fornitura di aerei da combattimento. Downing Street ha intanto confermato che la Gran Bretagna addestrerà i piloti di aerei da combattimento ucraini ed i marine, riguardo l'eventuale fornitura degli stessi aerei da combattimento, non è stata invece presa ancora alcuna decisione, secondo quanto riporta la BBC.
Il presidente ucraino si è poi recato anche a Parigi per incontrare l'omologo francese, Emmanuel Macron, ed il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Zelensky ha chiesto la fornitura di armi pesanti e aerei militari all'Ucraina: "Prima il Paese avrà armi pesanti a lungo raggio, prima i nostri piloti avranno aerei da combattimento moderni, prima al nostro esercito saranno forniti carri armati, prima l'aggressione russa finirà e prima potremmo ritornare alla pace in Europa", ha detto Zelensky, a due settimane dal primo anniversario dell'attacco delle forze di Mosca contro Kiev. Macron e Scholz hanno intanto confermato l'appoggio all'Ucraina fino alla sua vittoria finale contro la Russia e al ripristino della sovranità sul suo territorio. "Continueremo i nostri sforzi nel campo delle forniture per la difesa", ha affermato il presidente francese. "Siamo al fianco dell'Ucraina, abbiamo fornito aiuti finanziari, umanitari e militati e continueremo a farlo fino a quando ce ne sarà bisogno", ha detto invece il cancelliere tedesco. "La nostra posizione rimane chiara", ha aggiunto "la Russia non deve vincere questa guerra".


E. P.