Foto: Reuters
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Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista con il Wall Street Jorunal, ha annunciato che l'Ucraina è pronta a lanciare una controffensiva per liberare i territori occupati dalle forze russe. Zelensky ha dichiarato di credere fermamente nella riuscita della controffensiva, anche se non sa quanto tempo ci vorrà e che esistono molteplici possibili scenari. Il presidente ucraino ha sottolineato che la controffensiva richiederà tempo e avrà costi elevati, evidenziando l'importanza di avere a disposizione aerei da combattimento. Ha espresso preoccupazione per la mancanza di superiorità aerea e ha affermato che una controffensiva senza controllo dei cieli è molto pericolosa. Secondo Zelensky, alcuni Paesi della NATO temono la Russia al punto da non volere l'Ucraina come membro dell'alleanza, e se non verranno riconosciuti o riceveranno segnali positivi al vertice di Vilnius, non avrà senso per l'Ucraina partecipare al summit. Il presidente ucraino ha chiarito che l'Ucraina non intende diventare membro della NATO durante la guerra, ma riconosce che avrebbe dovuto farne parte 15 anni fa. Infine, Zelensky ha espresso dubbi sul fatto che la frase "l'Ucraina farà parte della NATO dopo la guerra, quando sarà sicuro" - si realizzerà e ha sottolineato il costo umano che l'Ucraina ha pagato e potrebbe ancora pagare.
C'è chi pensa anche alla pace
Al Summit sulla sicurezza asiatica del IISS: lo Shangri-La Dialogue a Singapore, il Ministro della Difesa indonesiano, Prabowo Subianto, ha presentato un piano di pace per la guerra in Ucraina. Il piano propone una zona smilitarizzata e un referendum delle Nazioni Unite per risolvere la questione del territorio conteso. Subianto ha invitato funzionari della difesa e militari di tutto il mondo a sostenere la cessazione delle ostilità. Il piano prevede un cessate il fuoco nelle posizioni attuali delle parti in conflitto, il ritiro delle truppe di 15 chilometri dalle posizioni avanzate di entrambe le parti, il monitoraggio della zona smilitarizzata da parte delle Nazioni Unite e il rispetto dell'esito del referendum da parte di tutte le parti coinvolte. Tuttavia, il viceministro della Difesa ucraino, Volodymyr Havrylov, ha respinto il piano affermando che l'Ucraina non accetterà un accordo che comporti la perdita del suo territorio, incluso il territorio della Crimea.

Corrado Cimador