Foto: BoBo
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Alojz Rebula è una delle voci più alte e autorevoli della cultura slovena in Italia. Scrittore, drammaturgo, saggista e traduttore aveva studiato ai Licei classici di Gorizia e di Udine, laureandosi nel 1949 in filologia classica all'Università di Lubiana. Nel 1960 ottiene il dottorato con una dissertazione sulle traduzioni in lingua slovena della Divina Commedia. Molto vasta la sua produzione letteraria, che annovera oltre 40 titoli, tra romanzi, novelle, racconti e testi teatrali. Rebula è stato anche un valente pedagogista, insegnando il latino e il greco antico nelle scuole medie di lingua slovena a Trieste. Tra le opere più note ricorderemo i romanzi Il ballo delle ombre, Nel vento della Sibilla e La peonia del Carso. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato il romanzo Notturno sull'Isonzo, con cui ha vinto nel 2012 il Premio Mario Rigoni Stern. In Notturno sull'Isonzo Rebula riprende il ciclo di romanzi che hanno per protagonista un religioso e si ispira a un parroco realmente esistito, don Filip Torcelj. Descrive la tragica parabola di don Florijan Burnik, prima confinato dal fascismo a Campobasso, poi rinchiuso dal nazismo nel lager di Dachau, infine brutalmente assassinato dal comunismo. Attraverso la sua storia, Rebula tratteggia e recupera alla memoria altri sacerdoti e cittadini che hanno operato nel nome della libertà contro i totalitarismi del Novecento. Notturno sull'Isonzo si pone quindi come un monito sempre attuale al superamento dei nazionalismi e delle ideologie che calpestano la dignità umana, di qualsiasi colore esse siano.