150 eventi e oltre 700 relatori da tutto il mondo, grande spazio allo streaming e ai temi legati al Covid. È Esof 2020, l'Euroscience Open Forum, evento dell'anno a Trieste,
che dubutta oggi dopo essere stato rinviato di due mesi a causa dell'emergenza sanitaria. La sessione inaugurale è in programma nel pomeriggio nel nuovo Trieste Convention Center realizzato in Porto vecchio, con una cerimonia in cui sono attesi gli interventi, fra gli altri, del cardinale Pietro Parolin, della direttrice del Cern di Ginevra Fabiola Gianotti e della virologa Ilaria Capua. Un'occasione per parlare di fede e scienza, scienza e tecnologia, scienza e pandemia. Ma a Esof 2020 - cui interverrà per chiudere la rassegna anche il primo ministro Giuseppe Conte - il virus sale alla ribalta in una serie di altri incontri. In particolare giovedì Thomas Hartung, tossicologo di fama internazionale della John Hopkins University parteciperà a una tavola rotonda sull'impatto dell'infezione da Sars-CoV-2 sul nostro cervello. Un programma, quello dell'evento scientifico triestino, rimodellato per renderlo più aderente all'attualità, nelle parole di Stefano Fantoni, alla guida di Esof. Non una manifestazione celebrativa ma un laboratorio in cui la scienza si mette a servizio della società, con l'auspicio che possa rappresentare la base per una futura "Trieste Valley". Oltre ai seminari, agli incontri e ai programmi riservati alle più recenti linee di ricerca e sviluppo su un ampio ventaglio di argomenti, dal cambiamento climatico alle migrazioni, sono moltissimi gli eventi collaterali pensati per la cittadinanza come mostre, conferenze e festival scientifici. Lo stesso centro congressi, fulcro di Esof, ospiterà fino a domenica quattro esposizioni, tra cui una rassegna di arte robotica e altre tecnologie. E c'è anche una mostra sulla bora, il simbolo più conosciuto della città. (ornella rossetto)