La "Bina-Istra" continuerà dunque a gestire l'autostrada istriana fino al 2041. La decisione arriva da Bruxelles, dove la Commissione europea ha accolto il piano presentato da Zagabria per il prolungamento della concessione, ritenendolo armonizzato alle normative UE sugli incentivi statali. "Soluzione adeguata e necessaria che da una parte assicura la sicurezza viaria e la riduzione degli ingorghi e dall'altra, senza eccessivi compensi per il gestore, non mette in pericolo il principio di concorrenzialità", recita la decisione della commissione europea. Il piano di concessioni prevede lavori di allargamento che interessano la parte orientale della Ipsilon ovvero quella verso Pisino ed il Monte Maggiore nonché la seconda corsia che dal Monte Maggiore porta allo svincolo di Mattuglie e all'allacciamento sull' autostrada fiumana. Il tutto per una spesa complessiva che si aggira sui 204 milioni di euro mentre come afferma il direttore di Bina-Istra, Christian Santalez sono in fase conclusiva i preparativi per l' allargamento dei ponti sul tratto occidentale: ovvero quello del Quieto e del Leme. Va detto, che dal 1995 in qua, la Commissione europea ha dato luce verde a ben tre prolungamenti della concessione a Bina-Istra: nel 2018, 2020 e ora nel 2023. Proroghe nelle quali rientra pure la costruzione della seconda canna del tunnel del Monte Maggiore. Anche in questo contesto i lavori seguono il ruolino di marcia. Al momento sono stati scavati 3 mila 900 metri dei 5 mila 600 previsti e dunque si è al 70 per cento dell'opera che dovrebbe venir aperta al transito verso la metà dell'anno prossimo.

(lpa)

Foto: MMC RTV SLO/Foto: lavoce.hr
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