Trend positivo in Croazia dove la curva dei contagi, dopo il picco di metà dicembre, continua a scendere. Confortante la situazione nella Regione istriana dove su quasi 450 test risultano positive soltanto due persone delle quali una arriva dal regime di isolamento, regime al quale sono sottoposte attualmente poco più di 600 cittadini della penisola. 19 i pazienti con Covid ricoverati all'ospedale di Pola, uno a Fiume è in terapia intensiva. Attualmente in regione ci sono 33 casi positivi il che significa meno di 17 su 100 mila abitanti. "Dati che fanno ben sperare anche se va mantenuta alta la guardia" dice l'Unità di crisi che probabilmente in giornata richiederà a Zagabria l'immediato allentamento di alcune misure e tra queste la riapertura dei luoghi aperti di bar, caffetterie e locali di ristoro in genere. Rilassamento che, a giudicare dalle notizie della stampa, sembra già nelle intenzioni delle autorità centrali. "Solamente un repentino aumento dei contagi giornalieri potrebbe posticipare il piano per un graduale ritorno alla cosiddetta normalità che dovrebbe partire lunedì prossimo ovvero dal primo marzo" scrivono i giornali riferendosi alla riapertura degli spazi aperti di bar e ristoranti, di quella dei mercati e delle fiere all'aperto dove non saranno concessi servizi di ristorazione. Ancora al vaglio degli esperti il settore sportivo anche se è quasi certo che l'attività al chiuso sarà permessa solo ai bambini mentre quella all'aperto potrebbe interessare solamente alcune categorie. Nessuna grande novità per gli assembramenti e soprattutto per gli incontri privati: le limitazioni ai due nuclei famigliari da imposizione potrebbero comunque diventare consiglio al quale attenersi rigorosamente.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: La voce del popolo/Daniele Kovačić
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