Se si va avanti di questo passo nella parte slovena dell'Istria si rischia la razionalizzazione dell'acqua entro la fine di questo mese. Lo ha detto il direttore dell'Acquedotto del Risano Martin Pregelj che ha illustrato ai media l'attuale stato dell'approvigionamento idrico nella fascia costiera. Una situazione che Pregelj definisce allarmante vista la penuria di pioggia che dura ormai dall'inverno. Sono in vigore da qualche giorno alcune restrizioni: chiusi i rubinetti dei sistemi di irrigazione delle aree verdi pubbliche, delle docce in spiaggia e delle fontane. Possono operare gli autolavaggio che usano acqua riciclata, mentre le aziende sono state invitate a ridurre il consumo dell'acqua di almeno il 30%.
Nonostante le misure adottate le fonti di sorgente del Risano, del Dragogna e dell'acquedotto istriano di Gradole stanno calando di ora in ora e, secondo il direttore Pregelj è alquanto probabile che tra un paio di settimane - se la situazione non migliorerà - si sarà costretti a bloccare l'erogazione dell'acqua per alcuni periodi del giorno. Se ciò dovesse accadere gli utenti dovranno bollire l'acqua e tenerne una scorta per le ore in cui questa non dovesse scorrere dai rubinetti. L'ultima volta era successo nel 1987. (a.c.)

Foto: EPA
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