Da giorni il sindaco Filip Zoričić sta cercando di negoziare con i rappresentanti delle scuole dell' infanzia private in sovvenzione e trovare una soluzione che soddisfi un po' tutti. L'annunciato aumento della quota mensile che dovrebbe arrivare a 190 euro per bambino ha portato in piazza - ieri - i genitori che hanno espresso disappunto per una situazione reputata ingiusta. "Chiediamo parità di trattamento", hanno detto ritenendosi discriminati nei confronti delle famiglie che invece hanno la fortuna di iscrivere i bambini in strutture pubbliche. "Le istituzioni private non sono un lusso bensì una necessita", si è sentito dire a Pola dove sono all'incirca 800 i bambini ovvero più del 40 per cento della popolazione prescolare costretta a frequentare - per mancanza di capacità in quelli pubblici- asili privati. Nei giorni scorsi la municipalità ha offerto un aumento delle sovvenzioni e alcune aggiunte una tantum per le 42 sezioni. La proposta è stata accettata da una parte delle scuole per l'infanzia private mentre un'altra parte l'ha rifiutata. Prevista per domani una nuova tornata di trattative anche se il sindaco Zoričić fa sapere di aver dato il massimo. "Il 21 per cento dei mezzi cittadini destinati agli asili va a quelli privati", ha detto. Naturalmente la vicenda si è già trasformata in un caso politico con il leader socialdemocratico Peđa Grbin che parla di asili gratuiti quale urgente e necessaria misura per affrontare l'emergenza demografica mentre la Dieta democratica istriana ricorda al sindaco che potere e responsabilità vanno a braccetto e invita Zoričić a rimboccarsi le maniche e iniziare a lavorare seriamente.

(lpa)

Foto: Pixabay
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