Foto: EPA
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Interdetto a camion e mezzi pesanti con portata superiore alle 7,5 tonnellate da ormai 13 anni, si ripropone ora il transito di questa categoria e categorie superiori al valico che collega l'entroterra dell'alta Istria. L'iniziativa parte dai sindaci di Capodistria e Pinguente, Aleš Bržan e Damir Kajin che rivolgendosi ai competenti ministeri di Lubiana e Zagabria hanno ricordato come il passaggio garantirebbe un risparmio in denaro e tempo per gli autotrasportatori in transito tra Lubiana o Capodistria e l'area dell'Istria centro-orientale, che attualmente invece devono per forza passare l'unico confine a loro destinato che è quello di Dragogna-Castelvenere. Si propone un periodo di prova della durata da uno al massimo tre anni nel quale il transito sarebbe permesso soltanto agli automezzi con targa Capodistria o Pola anche perché andrebbero ultimati alcuni lavori sul tratto stradale Capodistria-Socerga e garantita sicurezza per la circolazione nei centri abitati dell'area. I due sindaci sembrano comunque ottimisti e credono che già dal prossimo autunno il valico potrebbe essere aperto ai Tir. Ricordiamo che il divieto scattato nel 2008 e inizialmente previsto per tutti i tipi di camion aveva suscitato malumori e proteste sia dall'una sia dall'altra parte del confine tanto da indurre le autorità a rivedere la decisione iniziale e acconsentire il passaggio dei mezzi con massa complessiva inferiore alle 7 tonnellate e mezzo.

(lpa)