Il governo croato sembra aver individuato la manovra intesa a scongiurare la chiusura della Fabbrica tabacchi di Canfanaro presso Rovigno, che dal 2015 è in mano alla BAT, la British American Tobacco. Quest' ultima, come già scritto, ultimamente ha più volte manifestato l'intenzione di trasferire la fabbrica all'estero, causa la pressione fiscale ritenuta eccessiva. Per la precisione dal primo marzo prossimo, qualora il governo approvasse la proposta del Ministero delle finanze, scatterà un nuovo aumento delle accise, mirato però secondo gli esperti croati, a colpire i concorrenti della BAT che quindi vedrebbe migliorare la sua posizione sul mercato. O meglio l'aumento fiscale più consistente andrebbe a carico del tabacco riscaldato, il cui consumo come alternativa alle sigarette classiche, è in fortissima ascesa, una nicchia nella quale le compagnie concorrenti sono molto più competitive sul mercato croato. Per la precisione l'accisa passerebbe dagli attuali 106 euro a 186 euro per chilogrammo di tabacco. Una lievitazione dunque del 75%. Secondo la stampa croata sarebbe stata proprio la Bat a chiedere un ritocco del genere. Allo stesso tempo sarà ritoccata anche l'accisa sulle sigarette normali, del 7,5 percento. In media un pacchetto che ora costa 3,8 euro passerà a 4 euro. Si potrebbe dire che il governo croato prenderà i classici due piccioni con una fava: salverà la fabbrica di Canfanaro e aumenterà le entrate di bilancio.

Valmer Cusma

Foto: EPA
Foto: EPA