Le immondizie trasportate dal torrente hanno inceppato l'entrata della foiba e di conseguenza il livello dell'acqua si è alzato nientemeno che di 50 metri arrivando fino alle mura di cinta, colmando tutto l'inghiottitoio. Poi con il passare delle ore l'acqua ha trovato uno sfogo tanto da abbassarsi gradualmente fino alla normalità. Probabilmente rimarrà senza risposta la domanda su quanta immondizia sia finita nel corso sotterraneo del torrente e sull'impatto sulle falde acquifere nel sottosuolo. Gli ambientalisti parlano di ecocidio e il consigliere regionale del partito populista ''Živi zid'' (Barriera umana) Damir Grunbaum punta il dito contro l'amministrazione che governa Pisino per alcuni interventi nell'ambiente ritenuti sciagurati. Un fatto comunque è certo: le immondizie finite nella foiba sono state trasportate dal torrente Dražej, affluente del torrente Foiba, il cui corso di recente è stato modificato all'altezza della discarica di materiale edile di Lakota. Una modifica resasi necessaria in seguito al cedimento nel giugno scorso della volta del tunnel sotterraneo del corso d'acqua. Praticamente è stato costruito un by pass a cielo aperto che però non è riuscito a contenere il torrente in piena allagando l'area e risucchiando l'immondizia. Intanto per vederci chiaro a Pisino sono arrivati l'ispezione idrica e una rappresentanza dell'azienda idrica di stato. Impossibile recuperare dalla foiba le immondizie inghiottite, però si può intervenire per evitare il ripetersi della situazione.

Valmer Cusma

Foto: Radio Capodistria
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