Con a capo la docente universitaria Dijana Muškardin il gruppo di lavoro -incaricato della stesura del manuale che dovrebbe facilitare il lavoro di educatori e insegnanti fornendo indicazioni su fonti, istituzioni ed esperti - ci saranno ancora il professore Igor Jovanović, Gordana Peteh, Karmen Uljančić e la connazionale Marina Paoletić. Quest’ultima –ricordiamo – oltre che al suo costante lavoro nella salvaguardia del patrimonio storico culturale dell’ alta Istria, si è contraddistinta con una serie di ricerche su monumenti, tradizione marittime e agricole, su usi e costumi dell’ area salvorina e di quella dell’ alto buiese, portati avanti assieme agli studenti della Scuola media superiore “Leonardo da Vinci” di Buie.
Il manuale- informano le competenti autorità regionali- dovrebbe essere completato entro la fine dell’ anno e pubblicato subito dopo. Quello dell’insegnamento della Storia e cultura del territorio è un progetto fortemente voluto da Valter Flego , ex zuppano ed ora europarlamentare e avviato nel 2014, prima negli esili e successivamente nelle scuole elementari e medie-superiori. Un’iniziativa di immediato interesse per tante istituzioni prescolari e scolastiche e che vede oggi l’ adesione del 100% degli istituti educativo - istruttivi della Regione istriana: 22 scuole d’ infanzia, 45 elementari e 23 medie superiori.
Ricordiamo che da programma facoltativo lo studio della cultura e storia del territorio è stato negli anni implementato nei curriculum scolastici e ora viene insegnato anche attraverso le altre materie con lo scopo di acquisire quante più nozioni sull’ unicità e specificità dell’ area e creare l’ identità di un territorio attraverso la sua millenaria interculturalità e multiculturalità. Vagliando le centinaia d’iniziative finora realizzate - che annualmente sono presentate al Festival della territorialità- particolare attenzione viene data alle parlate, ai dialetti locali, alla storia regionale, agli usi e alle tradizioni . Per fare un esempio, l’elementare buiese - come ci racconta la preside Katia Šterle- in questi anni ha svolto ricerche su Buie sentinella d’Istria, sulla leggenda della Chiesa della Madonna della Misericordia, sulle superstizioni, sul Carso buiese; sono stati pubblicati alcune brochure e albi, realizzato un film mentre ora si sta pensando alla stesura di una mappa e alla collocazione di tabelle lungo il sentiero carsico e ad una ricerca e successiva pubblicazioni dedicati alle canzoni tipiche del territorio.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: MMC RTV SLO/Istria-culture.com
Foto: MMC RTV SLO/Istria-culture.com