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Sul sito del Quirinale alla voce «onorificenze» tra i vari nomi risulta ufficialmente «decorato come Cavaliere di Gran croce al merito della Repubblica italiana», con l'aggiunta del Gran cordone, Jozip Broz Tito, che ricevette il più alto riconoscimento italiano dalle mani del Presidente Giuseppe Saragat nel lontano 1969.

L'idea di una sua revoca è stata portata avanti in questi anni dalle principali organizzazioni del mondo degli esuli Istriano- Quarnerino- Dalmati, soprattutto a partire dall'istituzione della Giornata del ricordo; ma solo oggi secondo il presidente dell'Unione degli Istriani Massimiliano Lacota con la proposta di legge del deputato leghista Massimiliano Pannizzut potrebbe finalmente andare in porto.

"Mi sembra l'iniziativa, rispetto alle altre proposte di modifica di questa legge più agevole da percorrere", ci ha spiegato Lacota, "e spero che ci sia una convergenza delle altre forze politiche che governano il paese sulla proposta Panizzut, sul cui significato c'è poco da dire. Dal 2004, infatti, abbiamo il Giorno del ricordo che onora le vittime della pulizia etnica di Tito e sapere che questo sia insignito di una tale onorificenza e la mantenga dal lontano 1969 è insopportabile e soprattutto incompatibile".

Un' idea, quella di Panizzut, che nasce dalla storia della sua famiglia.

"Io sono figlio e nipote di esuli di Pola, che sono stati costretti ad andarsene con le cattive, visto che mio nonno è stato rinchiuso dai comunisti in un campo di prigionia per due anni", ci ha raccontato il deputato leghista, "la mia è stata, quindi, una questione di buon senso, ma anche di rispetto per tutti i morti che ci sono stati; visto che è innegabile che ci siano stati, tanto più che con l'istituzione della Giornata del ricordo lo stato italiano ha riconosciuto ciò che è accaduto tra il 1943 e il 1945".

Durante la presentazione triestina della proposta di legge, Lacota, come già fatto qualche ora prima sui social network, ha accusato alcuni esponenti del mondo dell'esodo di essersi dimostrati poco attivi riguardo a questa tematica.
"Le altre associazioni degli esuli sono d'accordo, ma non ho visto un grande impegno per far sì che questo problema venga continuamente sollevato", ha ribadito il Presidente dell'Unione degli Istriani, "mi riferisco anche all'ultima commemorazione del Giorno del ricordo quando il Presidente Ballarin è intervenuto a Roma davanti al Presidente della Repubblica Mattarella, a quello del Consiglio Conte ed al Ministro degli esteri Moavero senza parlarne e questo io credo sia una cosa molto grave".

"Se c'è da fare qualche azione di propaganda o di supporto valuteremo il da farsi insieme alle associazioni degli esuli a partire dal prossimo settembre", ci ha detto Panizzut ricordando anche che "l'Unione degli istriani ha proposto di raccogliere firme a supporto esterno, alla proposta che è già stata depositata".