Foto:
Foto:

Sarà un passaggio rapido quello della manovra di Bilancio alla Camera. Il testo è giunto a Montecitorio dopo l'approvazione del maxiemendamento al Senato, avvenuta prima di Natale, con le modifiche concordate con Bruxelles per evitare la procedura d'infrazione.
Questa mattina sono iniziati i lavori in Commissione, domani il testo giungerà in aula per la terza e definitiva lettura, e il voto finale è previsto sabato o al più tardi domenica.
Il testo non dovrà essere modificato in alcun modo: anche un cambiamento minimo comporterebbe infatti un nuovo passaggio al Senato, innescando anche l'avvio dell'esercizio provvisorio.
Per risparmiare risorse e tenere sotto controllo il debito come chiesto dalla Commissione europea, sono state ridotte le risorse anche sulle misure chiave che potrebbero essere avviate con qualche mese di ritardo: per la quota 100 le risorse vengono ridotte di 2,7 miliardi, di 1,9 per il reddito di cittadinanza.
Per la maggioranza le modifiche non cambiano la natura della manovra, che rispetterebbe gli impegni pur evitando uno scontro con l'Unione Europea, ma opposizione e sindacati si preparano alla protesta.
Anche la Banca centrale europea intanto ha indicato l'Italia come il paese maggiormente responsabile dell'aumento del disavanzo delle amministrazioni del vecchio continente.
"Le prospettive relative al disavanzo delle amministrazioni pubbliche dell'area dell'euro per i prossimi due anni sono peggiorate" dice la Bce nel suo bollettino. Si tratta di un dato, aggiunge Francoforte, dovuto in parte "al risultato di un notevole peggioramento del saldo di bilancio previsto in Italia, che violerebbe gli impegni presi nell'ambito del Patto di stabilità e crescita".
La Bce sottolinea anche come sia "particolarmente preoccupante che la più ampia deviazione rispetto agli impegni assunti si riscontri in Italia, un paese in cui il rapporto tra debito pubblico e Pil è notevolmente elevato".