La Cina ha inasprito le restrizioni per combattere il coronavirus: nell'Hubei, provincia focolaio dell'epidemia, a sessanta milioni di persone è stato chiesto di non uscire da casa, salvo emergenze ed inoltre è stato vietato l'uso di auto private a tempo indeterminato. Solo una persona per ogni famiglia potrà uscire, ogni tre giorni, per fare la spesa mentre negli edifici sarà aperto un ingresso, sorvegliato per garantire che solo i residenti entrino od escano. Tutti gli esercizi commerciali restano chiusi, ad eccezione di farmacie, hotel, alimentari e servizi medici.
Sembrerebbe che il presidente Xi Jinping sapesse dell'emergenza già del 7 gennaio, ma intervenne solo il 20 gennaio, quando con una sua direttiva sollecitò i comitati del Partito Comunista cinese ed il governo ad adottare misure adeguate a frenare la diffusione dell'epidemia.
Intanto sono stati evacuati i passeggeri americani della nave Diamaond Princess in quarantena a Yokohama, in Giappone. Dai dati emersi sembrerebbero risultati positivi 40 dei 400 americani evacuati. Coloro che sono risultati positivi al virus saranno ricoverati negli ospedali giapponesi, gli altri hanno lasciato la nave in gruppi e sono stati fatti salire su alcuni autobus, per essere poi rimpatriati con voli charter. Negli Stati Uniti saranno sottoposti ad un nuovo periodo di isolamento per 14 giorni.
La nave da crociera, con a bordo quasi 4.000 persone, ha fatto registrare il numero più alto di casi fuori dal territorio cinese ed è in quarantena dal 3 febbraio scorso, dal suo arrivo nel porto giapponese di Yokohama, dopo la conferma del contagio di un passeggero sbarcato in precedenza a Hong Kong.
Per i 35 italiani a bordo, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha fatto sapere che "questa sarà la settimana decisiva". "A breve il capo della Protezione civile riunirà il tavolo per decidere come fare rientrare i cittadini italiani che sono a bordo della nave da crociera", ha aggiunto di Maio.
Per quel che riguarda la coppia di cinesi ricoverati in Italia e provenienti da Wuhan, il nuovo bollettino medico dello Spallanzani, l'istituto dove sono in cura, riferisce di un miglioramento delle condizioni, mentre lo studente friulano 17enne, anch'egli ricoverato all'ospedale romano, continua ad essere in buone condizioni ed il tampone effettuato ieri è risultato negativo per la ricerca del nuovo coronavirus e di altri eventuali agenti patogeni.

Davide Fifaco

Foto: Reuters
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